Lo scorso 4 settembre, un nutrito gruppo di extracomunitari è stato espulso dalla Grecia devastata dalla crisi. Il provvedimento riguarda peraltro due comunità che si erano installate in Grecia oramai da decenni: quelle di Paperopoli e di Topolinia. Che cos'è successo il 4 settembre? Semplicissimo: nell'ambito dell'editoria greca, oramai ridotta ai minimi termini con intere e storiche case editrici che hanno dovuto chiudere i battenti e mandare sul lastrico tutti i propri dipendenti, ha chiuso anche la Nea Aktina ("Nuovo Raggio" in greco); e la Nea Aktina era quella che pubblicava il "Miky", il Topolino greco, assieme a tutte le altre pubblicazioni disneyane. Dal 4 settembre, quindi, Topolino, Paperino, Qui Quo Qua, Archimede Pitagorico, la Banda Bassotti, Eta Beta, Minnie, Paperina, Filo Sganga, Brigitta, il Commissario Basettoni e tutti gli altri hanno dovuto sloggiare dalla Grecia. Non ci sono più soldi per pubblicare le loro avventure. Stop. Pappati anche loro. Li hanno imbarcati su cinque o sei aeroplani mentre Atene li salutava con un cielo rosa nella prima vignetta, azzurro nella seconda, viola nella terza e nero nell'ultima.
Mi sarebbe piaciuto scrivere un'ultima storia per il "Miky", per il Topolino greco. Prima che tutta la "banda Disney" scomparisse per sempre dalla Grecia. La storia si intitola: "Paperino e la Crisi" (in greco: Ο Ντόνταλντ και η Kρίση); disgraziatamente, non saprei disegnare nemmeno uno scarabocchio e non credo esistano al mondo persone più negate per il disegno del sottoscritto. Mi toccherà quindi raccontarvela a parole, questa ultima storia greca di Paperino. Come nei vecchi albi di Topolino, è divisa in due puntate.
La storia si apre con Zio Paperino oramai alla fame più nera, è stato sfrattato dalla sua casa e vive in una roulotte scassata nei pressi del Pireo. Qui, Quo e Qua si arrangiano in giro per Atene per racimolare qualcosa da mangiare, mentre le nipotine di Paperina, Emy, Evy e Ely, sono cadute in un giro di prostituzione minorile. La notte, zio Paperino fa incubi innominabili: sogna di arrostire almeno uno dei nipotini per mangiarselo, mentre la stessa fine l'hanno già ampiamente fatta i Tre Porcellini, divorati non solo da Ezechiele Lupo, ma anche da Lupetto (evviva l'amicizia, ma la fame è fame -da lupi, appunto). Zio Paperone piange miseria, anche perché il deposito, pur trasferito in un luogo inaccessibile sulle montagne cretesi, è stato ben presto requisito dal governo delle larghe intese su ordine della troika, e al posto del simbolo del dollaro è stata messa una gigantografia di Angela Merkel; nel frattempo, Topolino e Minnie sono emigrati in Norvegia, Pluto se n'è andato di casa e lo si vede in cima ad ogni manifestazione assieme all'amico Loukanikos ("Salsiccia"), Nonna Papera ha deciso di cacciare Ciccio via dalla fattoria, Pippo frequenta gli anarchici del quartiere di Eparchia assieme a Paperoga e al gatto Malachia, mentre il Commissario Basettoni e Manetta votano per l'estrema destra.
Una mattina, non sapendo oramai più cosa fare e mentre persino la casa editrice che li pubblica sta per chiudere inesorabilmente come la TV di stato, zio Paperino va da Archimede Pitagorico, a cui hanno tagliato la luce e che, per illuminare la stamberga dove vive, è costretto ad accendere con parsimonia la lampadina Edi. Intende chiedere qualche consiglio al geniale inventore, che sta lavorando a un marchingegno assemblando dei rottami pescati nelle discariche ateniesi. Col suo immortale genio ellenico, Archimede sta fabbricando una specie di arma letale e, sulle prime, non vuole dirlo a Paperino; poi, alla fine, gli racconta tutta quanta la storia. Stanco di tutta la situazione, e dopo aver visto persino il superfortunato Gastone darsi fuoco in Piazza Syntagmatos in un atto estremo di protesta e riscattando così una vita da stronzo, Archimede ha deciso di fabbricare un'ultima invenzione da usare due settimane dopo, in occasione della visita congiunta in Grecia di Barroso, Van Rompuy e delle autorità della BCE. L'arma, che funziona con un raggio catafotobionico ottenuto mediante la fermentazione forzata delle rape, è micidiale e può colpire da chilometri; avrà però un solo difetto insanabile. Affinché il raggio catafotobionico sia efficace, è infatti necessario avere a disposizione una quantità enorme di rape, che sono diventate preziose come l'oro in quanto divenute una delle poche fonti di alimentazione della popolazione.
Paperino, con generosità e capendo l'importanza della cosa, si offre per reperire le rape necessarie e inizia una lunga serie di avventure mentre Archimede continua a lavorare. Trova Qui, Quo e Qua mentre stanno tornando con pochi euro ricavati dalla vendita di tutti i trofei vinti con le Giovani Marmotte, acquistati da un rigattiere turco; Quo ha delle ecchimosi e racconta allo zio di essersi dovuto difendere da un'aggressione di alcuni militanti di "Alba Forata", il partito neonazista e populista fondato dal miliardario Rockerduckopoulos (e nel quale militano anche Macchia Nera -ovviamente!- e Pietro Gambadilegno). Sdegnato e deciso a farla pagare a tutti, Paperino spiega ai nipotini dell'arma di Archimede e del suo progetto, e i nipotini aderiscono con entusiasmo. Zio Paperone, una volta requisito il suo deposito, non si è perso d'animo e, individuato il nuovo business delle rape, ha iniziato a accumularne enormi quantità. I quattro, quindi, decidono di rivolgersi allo zio per farsi aiutare.
Impresa inutile: naturalmente non possono rivelare a Zio Paperone come mai abbiano bisogno di una grande quantità di rape, ed inoltre l'avarissimo riccastro, ammanicato anche lui con i poteri forti, non intende rinunciare ai suoi affari. Dopo un duro scontro, Paperino e i nipotini minacciano Zio Paperone di fargliela pagare cara; si recano quindi dalla Banda Bassotti per quella che si profila un'alleanza davvero inedita. Durante una riunione segretissima, Paperino e i nipotini esprimono ai Bassotti il loro sincero rammarico per aver sempre difeso il deposito di Paperone dai loro assalti, e per aver fatto loro assaggiare tonnellate di galera; i Bassotti capiscono commossi, mentre tutti insieme intonano H Διεθνής la versione greca dell'Internazionale.
Il reperimento delle rape avverrà su tre fronti. Del primo si occuperà Paperino attraverso canali pseudolegali, dopo aver rivelato la cosa a zia Paperina. Costei, assieme alle sue amiche e segnatamente Clarabella, organizzerà delle finte "raccolte di beneficienza" con slogan del tipo "UNA RAPA PER LA VITA"; i nipotini, invece, chiamati a raccolta tutti i piccoli amici delle ex Giovani Marmotte (ribattezzate "Brigata Alexis Grigoropoulous") si "lavoreranno" tutti i magazzini dove i nazisti di Alba Forata hanno ammassato le rape per distribuirle esclusivamente ai greci dietro presentazione della carta di identità. I Bassotti, infine, organizzeranno un decisivo assalto ai depositi dove Paperone ha ammassato tonnellate di rape deciso a venderle a prezzi esorbitanti.
Dopo le prime azioni, il successo è clamoroso e tutta la Grecia si interroga preoccupata. Il governo è in allarme, mentre sui muri cominciano a comparire scritte minacciose come "T FOR TURNIP" (con l'effigie di Guy Fawkes che tiene in mano una rapa), o ΕΚΔΙΚΗΣΗ ΜΕ ΓΟΓΓΥΛΙΑ ("Vendetta con le rape"). Archimede Pitagorico capisce tutto, e sviluppa con alcune molle arrugginite e pezzi del Meccano un meccanismo per rendere ancora più potente l'arma destinata a sterminare le autorità politiche e bancarie "europee". Il miliardario Rockerduckopoulos, vedendosi saccheggiare i magazzini imbandierati da branchi di misteriosi ragazzini, va a protestare dalla sua fililale (detta "Polizia Greca", ndr) incaricando il commissario Basettoni di stroncare la cosa. Nel frattempo, al gruppo di Paperina e Clarabella si è aggiunta anche Brigitta, che intravede però anche un'occasione per arrivare finalmente a sposare l'amato Paperone. I Bassotti si vedono spesso a Eparchia, dove Paperoga e Pippo continuano a fare opera di propaganda. Come andrà a finire? Riuscirà Archimede ad avere tutte le rape necessarie per il raggio letale?... (Fine 1a puntata)
Mi sarebbe piaciuto scrivere un'ultima storia per il "Miky", per il Topolino greco. Prima che tutta la "banda Disney" scomparisse per sempre dalla Grecia. La storia si intitola: "Paperino e la Crisi" (in greco: Ο Ντόνταλντ και η Kρίση); disgraziatamente, non saprei disegnare nemmeno uno scarabocchio e non credo esistano al mondo persone più negate per il disegno del sottoscritto. Mi toccherà quindi raccontarvela a parole, questa ultima storia greca di Paperino. Come nei vecchi albi di Topolino, è divisa in due puntate.
PAPERINO E LA CRISI
1a Puntata
Una mattina, non sapendo oramai più cosa fare e mentre persino la casa editrice che li pubblica sta per chiudere inesorabilmente come la TV di stato, zio Paperino va da Archimede Pitagorico, a cui hanno tagliato la luce e che, per illuminare la stamberga dove vive, è costretto ad accendere con parsimonia la lampadina Edi. Intende chiedere qualche consiglio al geniale inventore, che sta lavorando a un marchingegno assemblando dei rottami pescati nelle discariche ateniesi. Col suo immortale genio ellenico, Archimede sta fabbricando una specie di arma letale e, sulle prime, non vuole dirlo a Paperino; poi, alla fine, gli racconta tutta quanta la storia. Stanco di tutta la situazione, e dopo aver visto persino il superfortunato Gastone darsi fuoco in Piazza Syntagmatos in un atto estremo di protesta e riscattando così una vita da stronzo, Archimede ha deciso di fabbricare un'ultima invenzione da usare due settimane dopo, in occasione della visita congiunta in Grecia di Barroso, Van Rompuy e delle autorità della BCE. L'arma, che funziona con un raggio catafotobionico ottenuto mediante la fermentazione forzata delle rape, è micidiale e può colpire da chilometri; avrà però un solo difetto insanabile. Affinché il raggio catafotobionico sia efficace, è infatti necessario avere a disposizione una quantità enorme di rape, che sono diventate preziose come l'oro in quanto divenute una delle poche fonti di alimentazione della popolazione.
Paperino, con generosità e capendo l'importanza della cosa, si offre per reperire le rape necessarie e inizia una lunga serie di avventure mentre Archimede continua a lavorare. Trova Qui, Quo e Qua mentre stanno tornando con pochi euro ricavati dalla vendita di tutti i trofei vinti con le Giovani Marmotte, acquistati da un rigattiere turco; Quo ha delle ecchimosi e racconta allo zio di essersi dovuto difendere da un'aggressione di alcuni militanti di "Alba Forata", il partito neonazista e populista fondato dal miliardario Rockerduckopoulos (e nel quale militano anche Macchia Nera -ovviamente!- e Pietro Gambadilegno). Sdegnato e deciso a farla pagare a tutti, Paperino spiega ai nipotini dell'arma di Archimede e del suo progetto, e i nipotini aderiscono con entusiasmo. Zio Paperone, una volta requisito il suo deposito, non si è perso d'animo e, individuato il nuovo business delle rape, ha iniziato a accumularne enormi quantità. I quattro, quindi, decidono di rivolgersi allo zio per farsi aiutare.
Impresa inutile: naturalmente non possono rivelare a Zio Paperone come mai abbiano bisogno di una grande quantità di rape, ed inoltre l'avarissimo riccastro, ammanicato anche lui con i poteri forti, non intende rinunciare ai suoi affari. Dopo un duro scontro, Paperino e i nipotini minacciano Zio Paperone di fargliela pagare cara; si recano quindi dalla Banda Bassotti per quella che si profila un'alleanza davvero inedita. Durante una riunione segretissima, Paperino e i nipotini esprimono ai Bassotti il loro sincero rammarico per aver sempre difeso il deposito di Paperone dai loro assalti, e per aver fatto loro assaggiare tonnellate di galera; i Bassotti capiscono commossi, mentre tutti insieme intonano H Διεθνής la versione greca dell'Internazionale.
Il reperimento delle rape avverrà su tre fronti. Del primo si occuperà Paperino attraverso canali pseudolegali, dopo aver rivelato la cosa a zia Paperina. Costei, assieme alle sue amiche e segnatamente Clarabella, organizzerà delle finte "raccolte di beneficienza" con slogan del tipo "UNA RAPA PER LA VITA"; i nipotini, invece, chiamati a raccolta tutti i piccoli amici delle ex Giovani Marmotte (ribattezzate "Brigata Alexis Grigoropoulous") si "lavoreranno" tutti i magazzini dove i nazisti di Alba Forata hanno ammassato le rape per distribuirle esclusivamente ai greci dietro presentazione della carta di identità. I Bassotti, infine, organizzeranno un decisivo assalto ai depositi dove Paperone ha ammassato tonnellate di rape deciso a venderle a prezzi esorbitanti.
Dopo le prime azioni, il successo è clamoroso e tutta la Grecia si interroga preoccupata. Il governo è in allarme, mentre sui muri cominciano a comparire scritte minacciose come "T FOR TURNIP" (con l'effigie di Guy Fawkes che tiene in mano una rapa), o ΕΚΔΙΚΗΣΗ ΜΕ ΓΟΓΓΥΛΙΑ ("Vendetta con le rape"). Archimede Pitagorico capisce tutto, e sviluppa con alcune molle arrugginite e pezzi del Meccano un meccanismo per rendere ancora più potente l'arma destinata a sterminare le autorità politiche e bancarie "europee". Il miliardario Rockerduckopoulos, vedendosi saccheggiare i magazzini imbandierati da branchi di misteriosi ragazzini, va a protestare dalla sua fililale (detta "Polizia Greca", ndr) incaricando il commissario Basettoni di stroncare la cosa. Nel frattempo, al gruppo di Paperina e Clarabella si è aggiunta anche Brigitta, che intravede però anche un'occasione per arrivare finalmente a sposare l'amato Paperone. I Bassotti si vedono spesso a Eparchia, dove Paperoga e Pippo continuano a fare opera di propaganda. Come andrà a finire? Riuscirà Archimede ad avere tutte le rape necessarie per il raggio letale?... (Fine 1a puntata)