Lo
chiamavano "il Papa",
il
nome di tutta una vita,
segno di una fede perduta,
segno di una fede perduta,
ma
ora, chissà, riacquisita.
Ed
in piazza San Pietro
in
grande pellegrinaggio,
a'
bolognesi andò dietro
con
gli occhiali scuri, da sàggio.
Dentro
alla calca e agli sbandi,
in
mezzo a tutti i berrettini
cantava
anche Gianni Morandi
con
Pierferdinando Casini.
E
parlava, parlava
con
lui che lo stava a sentire,
mentre
Bulåggna in San Pietro
non
faceva che gioire...
Parlava
in spagnolo e latino,
le
lingue di ogni paese
e
lui, col suo cappellino
traduceva
in pavanese.
Ma
sarà stato briaco...?!?
E
dire che ha detto che ha smesso!
Dice
che c'era anche il Flaco,
che
gliel'aveva promesso!
E
tutti in Vaticano
in
mezzo alla folla infinita,
abbracci
e strette di mano
con
il papa gesuita.
Ma
non ho ancora capito
mentre
continuo a guardare
chi
fosse a prendere in giro,
chi
stava a pontificare.
Non
mi riesce afferrare,
no,
proprio io non ci riesco,
chi
fosse in trono a regnare,
chi
fosse il papa Francesco
E
non ne ho proprio sentore,
-però
ci ho assai dura la capa,-
chi
dei due era il cantautore,
e chi dei due fosse il Papa.
e chi dei due fosse il Papa.
"...Da te, dalle tue immagini e dalla tua paura
dai preti di ogni credo da ogni loro impostura
Da inferni e paradisi da una vita futura
da utopie per lenire questa morte sicura
Da crociati e crociate da ogni sacra scrittura
da fedeli invasati di ogni tipo e natura
libera, libera, libera,
libera nos, Domine
libera, libera, libera,
libera nos, Domine."