tag:blogger.com,1999:blog-5730727329261310709.post5975075969262070071..comments2008-11-10T18:04:25.868+01:00Comments on Ἐκβλόγγηθι Σεαυτόν Asocial Network: Il Passo della MorteRiccardo Venturihttp://www.blogger.com/profile/10076610025117360920noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-5730727329261310709.post-77290247955434179932008-06-23T15:14:00.001+02:002008-06-23T15:14:00.001+02:00E allora chiamiamo le cose con il loro nome.Chiami...E allora chiamiamo le cose con il loro nome.<BR/>Chiamiamo questo uno stato razzista e di polizia e la maggior parte dei suoi abitanti razzisti, egoisti e guerrafondai.<BR/>Ma temo che il nome che diamo noi alle cose sia un po' diverso da quello che usano i patriottici italiani.<BR/>E in questo caso sì, che uso anch'io la contrapposizione "noi" e "loro"; ma i "loro" in questione sono la maggior parte dei miei concittadini, corregionali e quant'altro.<BR/>E ci tengo pure, a questa distinzione.<BR/><BR/>danielak.d.https://www.blogger.com/profile/08436284099380435942noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5730727329261310709.post-60739257329153375502008-06-23T15:14:00.000+02:002008-06-23T15:14:00.000+02:00Che dire?Sottoscrivo tutto, parola per parola, com...Che dire?<BR/>Sottoscrivo tutto, parola per parola, compreso il fatto che ci meritiamo solo la miseria, la fame e i burroni. Anche io non voglio più capire nessuno, non riesco più nemmeno a parlarci, al massimo li mando in culo.<BR/>Penso a mio nonno, partito nel 1902 a 16 anni, un fagotto di stracci e un fratello di 10 anni a rimorchio, due mesi di nave mangiando solo pane, acqua e zucchero. Se ha avuto la possibilità di fare una vita degna - e questo vale anche per me - è perché in Argentina è stato accolto bene. Certo, se la situazione fosse stata quella che i migranti trovano qui, addio noi!<BR/>Maria CristinaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5730727329261310709.post-64864298231048634232008-06-23T11:53:00.000+02:002008-06-23T11:53:00.000+02:00A me invece, che in quei posti non ci sono nato, s...A me invece, che in quei posti non ci sono nato, sono note altre cose. Ad esempio che le guide che facevano passare i clandestini da quelle parti erano tutte italiane, perlopiù liguri e calabresi. I "Fenicotteri", li chiamavano, per la loro agilità nell'arrampicarsi e nel restare in equilibrio su quei sentieri da capogiro. Per ogni passo prendevano 5000 lire dell'epoca, che erano un'enormità per chi non aveva nulla; autentici scafisti delle montagne. I quali, però, e esattamente come gli scafisti, non portavano il clandestino a destinazione. Gli mostravano il sentiero dicendogli di fare attenzione in certi punti, ma che in fondo era facile (per loro, che ci erano abituati). Poi lo lasciavano alla sua sorte. "Quando gli albanesi eravamo noi", in tutti i sensi. Non solo dalla parte degli immigrati clandestini, ma anche da quella di chi li sfruttava senza nessuna pietà. Dall'altra parte, Francia o Svizzera che fosse, c'erano leggi bell'e pronte, disprezzo, xenofobia, "ci rubano il lavoro" eccetera eccetera. C'era il partito poujadista, antesignano diretto del Front National, o c'era il signor Schwarzenbach, l'avvocato svizzero che promuoveva i referendum anti-italiani e chiamava le famiglie degli immigrati "braccia inutili sulle spalle della nazione". Ecco, vorrei dire agli italiani di adesso come ci si sente ad essere diventati tutti degli Schwarzenbach.Riccardo Venturihttps://www.blogger.com/profile/10076610025117360920noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5730727329261310709.post-12701904377546744532008-06-23T11:41:00.000+02:002008-06-23T11:41:00.000+02:00"Qualche parente emigrato lo abbiamo tutti", già. ..."Qualche parente emigrato lo abbiamo tutti", già. Ma lo sai cosa si sente dire, spesso, anche da chi magari non se n'è scordato? Che in ogni caso eravamo "diversi". Oppure, come mi è capitato di recente proprio sul newsgroup di Firenze, che ad ogni modo il razzismo andrebbe "capito" perché "loro" non sono "come noi". <BR/><BR/>Dici che non potrai capire quel modo di pensare, ma credo sia giunto il momento di smettere di "voler capire". Ci abbiamo tentato in ogni maniera, e vedi quali sono i risultati. Fine della trasmissione. Ora non si capisce più, ora si chiamano persone e cose col loro nome.Riccardo Venturihttps://www.blogger.com/profile/10076610025117360920noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5730727329261310709.post-39274942031992883742008-06-23T11:19:00.000+02:002008-06-23T11:19:00.000+02:00a me, che in provincia di Cuneo ci sono nato, ben ...a me, che in provincia di Cuneo ci sono nato, ben sono noti quei passi. sono i passi attraverso i quali, ben prima di carte d'identità e permessi di soggiorno, le vacche e le pecore andavano a pascolare in Francia, e i parigini scendevano nelle valli a tagliare i capelli (a pagamento) per farne parrucche...pappaghenohttps://www.blogger.com/profile/14340740031456921492noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5730727329261310709.post-68593686056278304082008-06-23T11:10:00.000+02:002008-06-23T11:10:00.000+02:00Basta poco per dimenticare.Basta stare un po' megl...Basta poco per dimenticare.<BR/>Basta stare un po' meglio per sentirsi superiori.<BR/>Superiori un cazzo!<BR/>Si capisce che il benessere per molti funge da spugna, eppure qualche parente emigrato credo che l'abbiamo tutti...<BR/>Questo modo di pensare non lo capirò mai.k.d.https://www.blogger.com/profile/08436284099380435942noreply@blogger.com