tag:blogger.com,1999:blog-5730727329261310709.post8095666057788622615..comments2008-11-10T18:04:25.868+01:00Comments on Ἐκβλόγγηθι Σεαυτόν Asocial Network: L'immeritato ritorno, including Contro la FrancigenaRiccardo Venturihttp://www.blogger.com/profile/10076610025117360920noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-5730727329261310709.post-65151756610004609282008-08-26T12:54:00.000+02:002008-08-26T12:54:00.000+02:00Finalmente sei tornato...Non mi conosci, scelgo mo...Finalmente sei tornato...Non mi conosci, scelgo momentaneamente come pseudonimo Dora, non perché mi senta un dono, ma per una passione poetica (ometto il cognome del personaggio scelto per modestia e umiltà).<BR/>Ho scoperto per caso il tuo blog. Una mattina di inizio agosto, mi sono svegliata con una precisa immagine di Galenzana in mente e sono andata a cercare su internet se per caso non c'era quella foto da usare per un po' come sfondo. Così ho trovato un tuo post del 2006 che mi ha fatto venire il groppo alla gola.<BR/>Io non sono persona di facili sentimentalismi, ma trovare descritte in maniera così precisa le sensazioni che QUEL LUOGO suscita mi ha commosso. Le cose che hai scritto mi hanno colpito, perché con i miei amici di allora le dicevamo vent'anni fa (e le continuiamo ad affermare adesso tra i superstiti del naufragio affettivo del tempo). Il sentiero di Galenzana si percorre di corsa, anche al buio, anche nelle notti senza luna. Quell'odore di macchia mediterranea continuo a sentirlo anche adesso. In quel luogo c'è qualcosa, è vero; all'epoca pensavo che quest'idea fosse frutto di menti giovanilmente esaltate. Adesso (non ci torno da 8 anni) penso che quel qualcosa abbia a che vedere con cose essenziali, primigenie o non so che. Quando ti sdrai su quella posidonia secca la tua vita si condensa come un grumo che fa anche un po' male e contemporaneamente si espande, si rarefà; si dilegua il tuo principium individuationis (per quanto mi riguarda, credo solo biologia + storia) e lì, davanti a quelle acque basse e calme, quasi da lago, ti senti solo una delle mille vite possibili che tornerà nulla nel grande mare del nulla (o della materia). Ricordo che quando arrivava l'alba c'era quel momento sospeso, di silenzio sovrumano, quella luce improvvisamente grigia. Non sto a tediarti oltre. Le cose belle, vere e interessanti le hai già dette tutte tu, compreso il fatto che ogni anno, quando per l'ultima volta percorrevo il sentiero di ritorno di Galenzana prima del rientro in città, pensavo che quella era l'immagine che avrei voluto vedere per ultima prima di morire.<BR/>Ho letto molti dei tuoi post anche di tempi passati. Se puoi, continua a raccontare, perché lo fai molto bene e comunque nel gran pattume che circola in rete fai la tua porcaccia figura.<BR/>Ti sono grata, perché quando avviene che nelle cose che pensano e dicono gli altri ci riconosciamo, ci sentiamo un po' meno animalistrani.<BR/>Racconti cose interessanti, non solo sui luoghi di Campo, che mi sono particolarmente cari per anni di frequentazione. Quando ripenso a Mortigliano, le Tombe, Capo Poro, la grotta del Vescovo, i Calanchi e via andare allora sì, sento che c'è qualcosa di magico, di mistico nella materia. Il fatto è che mi piace un certo tipo di sguardo anche su tutto il resto, fatti, luoghi e relazioni.<BR/>Smetto di spararle grosse.<BR/>Saluti DoraAnonymousnoreply@blogger.com