mercoledì 16 gennaio 2008

Le chiavi


Ho in mano le chiavi della mia nuova dimora.

Si tratta di un castello medievale della fine del XVIII secolo, restaurato da un pool di architetti formato da Renzo Piano, Charles Forte, Alvar Aalto e Ivan Basso. Sorge all'angolo di via Isidoro del Lungo e via del Ronco Corto, al centro di un vasto parco macchine da dove si gode il maestoso panorama delle Alpi Transilvaniche, della Pennsylvania e di Silvana Mangano (quand'era ne' su' cenci). Attraversato dal Rio de Janeiro, che sfocia ner Mar Lombrando, il parco fu cantato da Omero nella "Gerusalemme Incatenata", dal Boiardo nella sua "Bibbia" e persino da Paolo Talanca nell' "Achille". Or non è guari, l'avito maniero fu utilizzato dalla Mafia del Brenta per certe sue pratiche da sbrigare, prima che tutti i suoi membri corressero a rifarsi una vita nella Vall'Anzasca.

Interamente ricoperto di platino al cromo-vanadio, ma con infissi in molibdeno, maniglie in meitnerio e bidé in ununnillio, si svolge per ventiquattro ali ognuna delle quali ispirata a una canzone; così, nell'ala cosiddetta "Bocca di Rosa" soggiornano permanentemente decine di fanciulle munite di cartelli gialli con una scritta nera, mentre nell'ala "Blasfemo" c'è da stare un po' attenti, perché ti cercano l'anima a forza di botte. Soggiornerò prevalentemente, però, nell'area "Tu vuò' fa' l'americano" perché attualmente mi mancano pure i soldi pe'e' Camèl e la borsetta di mammà si è chiusa definitivamente. Tutto sarà arredato in modo spartano, ma con qualche sprazzo di corinzio, di ateniese e persino di tebano. Mmm, no, tebano meglio di no.

Di fronte al cancello, dove sosta la mia Torpedo Blé alla cui guida si alterneranno Juan Manuel Fangio, Graham Hill, Gilles Villeneuve e Ayrton Senna, mi attenderà la mia fidanzata, Elena; su di lei mi hanno comunicato qualche diceria della quale, però non terrò alcun conto. Passi per la storiella d'aver fatto scoppiare una guerra, ma chiamarla "guerra di Troia" no, questo è decisamente troppo assai. Ma come si permettono? E se anche fosse? Tutta 'nvidia, 'tsè. Voi, che per le vostre donne manco scoppierebbe un raudo! E ad ogni modo, questo è niente. Proprio al centro del castello, sorgerà l'unico, l'assoluto, l'impareggiabile. Il sogno di una vita che si avvera. The Big One. Il padellone dove sarà possibile cucinare tutti giorni una frittata di quarant'òva!

Ach so. Riccardo, ehi. Sveglia. Ehi!
…..zzzo c'èèèè…?
Dlin dlin.
Le chiavi. Ti sei scordato le chiavi!
No, guarda.
Le ho in mano.
Dlin dlin.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

La casa. Collocata lungo una delle tante correnti energetiche che scivolano sotto la crosta terrestre. Groviglio pulsante che unisce i chakra del mondo. Luoghi mistici, luoghi ideali, luoghi non luoghi la cui potenza è inenarrabile e dai quali la volontà si spande amplificata. Tanto che se qualcuno volesse, potrebbe da qui, solo concentrandosi, chessò... salvare bambini con problemi prenatali!

Lello Vitello ha detto...

Per il bidet ti hanno ti hanno tirato il pacco: l'isotopo più stabile dell'ununnilio ha un tempo di dimezzamento di 11 secondi, dopodichè ti diventerà di Piombo, in compenso i neutroni impazziti che schizzeranno via daranno un notevole effetto pulente nucleare!

Riccardo Venturi ha detto...

Che dirti, fratellone? Vorrà dire che invece dell'isotopo mi accontenterò dell'isotopa! PS visto che sei in esperto, che sai dirmi del meitnerio ex unnilennio? Non vorrei che anche lui si dimezzasse troppo alla svelta....abbraccioni!

Lello Vitello ha detto...

72 millisecondi! Ettullosai, uno più è grosso e prima si stanca :-))) Oh vediamoci presto, sono libero tutto il finesettimana, ciaociao!

Riccardo Venturi ha detto...

Carissimo anonimo, o carissima anonima, apprezzo molto il tuo elevato intervento anche se i bambini coi problemi prenatali non rientrano almeno per ora nel mio campo di azione...vi rientrano invece gli anonimi che non si firmano neanche con un nick, cosa che viceversa non trovo per nulla elevata. Così senza polemica, naturalmente.