
Certo che quelli di
Repubblica (altresì detta
Gazzetta della delazione) hanno proprio la faccia come il culo a pigliarsela con la Santanchè (detta
Holyalsois) per i suoi oramai famosi "grechi"
(*). Oggi, ad esempio, si sono esibiti in una specie di glossolalia su una notizia di cronaca, qualcosa da far impallidire il manoscritto Voynich; che cosa sarà quella
mgazza ecorte che ha colpito Franca Monfrini, a metà fra un sostantivo swahili della classe
mtoto / watoto (
mgazza / wagazza?) e una parola tratta da un antico documento in basco (
ecorte, che ora sarebbe scritto
ekorte nella grafia
batua) ? Ma forse si tratta della misteriosa lingua del Rauador, dato che si tratta di una
rauadoriana; immagino già ronde in armi vagare infruttuosamente per Milano al grido di
rauadoriani a casa loro!, e la Lega Nord di Genova smentire decisamente che abbiano qualcosa a che fare coi sampdoriani.
(*) La lezione "grechi" è tra l'altro ampiamente documentata nella letteratura italiana, colta e popolare, fino almeno alla seconda metà del XIX secolo. Il famoso dizionario del Tommaseo la dà come "egualmente accettabile" accanto a "greci".