lunedì 21 maggio 2012

Abbattere gli angeli



Pur non essendo vegetariano, sono parecchio avverso alla caccia e ai cacciatori. Naturalmente, lascio aperta a chiunque qualsiasi (eventuale) reazione, ivi compresa quella di considerarmi un ipocrita. Non troverei alcunché di sensato da ribattere, e non mi sento immune dall'ipocrisia. Però esistono due forme di caccia per le quali mi sentirei d'imbracciare un fucile e sparare senza pietà e con estrema soddisfazione: quella ai babbi natale alle finestre, sotto le feste di fine anno, e quella agli angeli.

Veramente non ne posso più degli angeli. Abbatterli scientificamente sarebbe un dovere civico e politico (che, almeno in origine, era la stessa cosa). Munirsi di un fucile a pompa, esercitarsi, mirare bene e procedere. Certo, se ne potrebbero sempre padellare alcuni; ma vuoi mettere vederli venire giù in picchiata, con alucce e faccine beate, e sciogliere Fidobàu, cane da angelo. Riempirsi il carniere di angioletti custodi, di cherubini, di serafini, di angeli dell'apocalisse (che la venga a annunciare il Principale in persona, per la madonna, e si assuma le proprie responsabilità dirette senza mandare gli uscieri!). Poi, eh beh, spennarli ammodino. Rigorosamente. E infine arrosto, oplà! E buon appetito a tutti; con tutta l'abbondanza di angeli che c'è, potrebbe essere un contributo non indifferente per risolvere il problema della fame nel mondo. Angeli arrosto di tutte le dimensioni e di tutti i colori; si dice anche che l'angelo negro della famosa canzone di Fausto Leali (“pittore, ti voglio parlare”...) sia squisito; pure l'angelo azzurro, nonostante qualche comprensibile problema per il colore. Fare attenzione a pulire bene gli angeli con la pistola, inghiottire una P38 potrebbe provocare qualche problema gastrico.

A dirla proprio tutta, oltre agli angeli bisognerebbe abbattere metodicamente anche gli angelicatori. Chiàmansi angelicatori tutti coloro che ci hanno sempre l'angelo pronto. La dodicenne viene massacrata dal paparino che, previamente, ha riservato la stessa sorte alla mamma (troppo pesante, naturalmente, per volare in cielo)? Arriva un gruppone che va dal sindaco al parroco, dalla professoressa d'italiano all'anonimo cittadino che lascia il mazzodifiori imbigliettato, dal maresciallo de' carabinieri al giornalista della Vita in diretta, ed ecco immediatamente un profluvio di angeli che risolvono tutto e preparano il terreno al prossimo (qualche ora dopo, massimo un giorno o due). La sedicenne salta in aria davanti al cancello della scuola, per un ordigno sistemato da un lupo solitario mafio-anarchico greco squilibrato bestiale? Non passano tre minuti, che gli angelicatori arrivano a frotte. In questi casi, gli angelicatori sono inarrestabili: non soltanto arruolano seduta stante la disgraziata vittima tra le schiere celesti, ma si premurano immancabilmente di informare il mondo quant'ella fosse straordinaria e solare. Porca puttana, mai che si possa morire di mala morte da persone ordinarie e lunari. Tocca già fare una fine di merda in giovanissima età, senza nemmeno il diritto di essere una ragazza qualsiasi, coi propri pregi e i propri difetti. Gli angelicatori non perdonano. In attesa di mettere in moto l'altrettanto inesorabile macchina del perdono, si preoccupano di decorare la vittima. Un paio d'ali, la crema solare, e vai a volare in cielo levandoti dai coglioni alla svelta, dopo la commovente omelia e dopo Storace che invoca la “pena di morte ineludibile”. E se per caso, caro il mio angioletto, senti staccartisi le ali in un ultimo, disperato desiderio d'essere rimasto a terra a viverti il tuo schifo di vita fino a un'età ragionevole, non ti preoccupare. Arriva immediatamente Koesione®, la supercolla diecimila volte più potente dell'Attak. Con Koesione® sei a posto e volerai per sempre. L'Italia intera ti vuole angelo, ora; fino a due minuti prima dello scoppio, perlomeno una sua parte ti avrebbe tranquillamente dato -a scelta ma cumulabilmente- di ragazzetta tipica rappresentante di una generazione senza valori, di rizzacazzi da stuprare perché portavi i jeans a vita bassa che scoprivano mezzo culo, di pallosa bimbetta di paese, di giovane senza futuro, di target di ogni sorta di mercato. Poi, stupr!, oppure, boom!, oppure genov-poliz!, oppure lavoronèr!, oppure terremòt!, oppure incidentbriàk!, oppure qualsiasi altra cosa; e allora diventi all'improvviso un angelo solare. Condannata per sempre al sorriso, mentre nulla viene fatto per fermare la fabbrica degli angeli. Per quella, mai nessuna crisi. Lavoro a pieno regime.

Quindi, mi spiace ma è così, cominciare a abbattere gli angeli risulta l'unica soluzione praticabile. Sradicare gli angeli dalla cultura. Chiudere l'angelificio una volta per sempre. Anonymous, fra le tue benemerite iniziative non potresti dedicarti almeno en passant a hackerare quegli stracazzi di siti dedicati agli angeli? Rocco Siffredi, Traci Lords, Gabriel Pontello, Ilona Staller, ma non è che potreste metter su un pornazzo come si deve tutto a base di angioletti, ché così si risolverebbe una volta per tutte anche il secolare problema del sesso degli angeli? Ah no, giusto, porco cane; ci avete angeli anche fra di voi, santa Moana Pozzi, il beato John Holmes e Madre Teresa di Calcutta (vera, impareggiabile pornostar della sofferenza). Fabbricanti di armi, invece di fare le bombe a grappolo per angelicare mezza Gaza e mine per creare in tutto il mondo angeli senza gambe e senza braccia (ci credo che, poi, hanno bisogno delle ali), perché non implementate con il vostro know-how un bel set di armi anti-angelo? Quanto al sottoscritto, se per caso dovesse saltare in aria o beccarsi una pallottola vagante (o anche non vagante, come quella toccata all'angioletto Alexis Grigoropoulos), le mie dimensioni e il mio aspetto dovrebbero tenermi al di fuori; però non si sa mai. Magari a qualcuno salterebbe il ticchio di dire che sono un angelo e che ero solare; e il Padreterno, per vendicarsi di tutti i mòccoli e le prese per il culo che gli ho riservato, non perderebbe occasione per munirmi di un paio d'ali di terza mano. In quel caso non abbiate pietà. Abbattete anche me e arrostitemi, badando però di buttare via i miei polmoni incatramati. Fatelo, perché sennò non perderei occasione di fare qualche looping e cacarvi addosso; cacca d'angelo, cacca solare.