mercoledì 30 settembre 2009

Supernatural Voyage Inc. (1a puntata)


La finirò? Non la finirò? Sapete cosa vi dico? Cazzi miei! Intanto ho scritto questa prima puntata, e mi ci sono pure divertito un sacco.

Ora che, da un bel po' di tempo, non faccio più parte di una lista che, almeno in linea teorica, ne parlava, non ho più molte occasioni per frequentare Fabrizio de André. Così, quando un mesetto fa, su alcuni quotidiani nazionali e su diversi importanti portali Internet, ho visto un annuncio della Supernatural Voyage Inc. di Cleveland, alla fine non ho resistito; Fabrizio de André era nel “pacchetto” offerto alla clientela italiana, e dopo qualche dubbio mi son detto che, in fondo, non facevo niente di male a volerlo incontrare, finalmente, dopo morto. Del resto, oh, ero andato avanti per anni e anni a dire bischerate del tipo Fabrizio non è mai morto, Fabrizio è vivo, Fabrizio qui e “Faber” là; la curiosità, insomma, era tanta, compresa quella di vedere se da morto diceva un po' meno cretinate che da vivo. Diceva, specifico; non scriveva o cantava. Ma, a questo punto, si impone una frase classica, trita, ritrita, sconfortante: andiamo per ordine. Una di quelle frasi che si tiran fuori quando non si sa più che pesci prendere per terminare un preambolo.

Presentare la Supernatural Voyage Inc. è inutile, forse persino ozioso; come presentare la NASA, la Ferrari o la Microsoft. È l'azienda leader mondiale nei viaggi nell'aldilà; fondata nel 1997 a Cleveland da un pool tecnologico di prim'ordine, si serve di speciali Ascensori Transienti Extracorporei (Extracorporeal Transient Elevators, ETE) installati esclusivamente presso la sua base di Parma, nei dintorni della capitale dell'Ohio. Chiunque desideri incontrare un personaggio oramai defunto (da un minimo di tre mesi), può rivolgersi alle agenzie della SVI sparse per il pianeta, previa consultazione di un catalogo che si va facendo di giorno in giorno sempre più ampio. Partita con un ventaglio limitato di offerte (John Fitzgerald Kennedy, Martin Luther King, Elvis Presley, John Lennon, Adolf Hitler, Giuseppe Stalin...), la SVI copre oramai un elenco di personalità capace di accontentare tutti i paesi, tutte le attività umane e tutti i “palati” (mi si passi la metafora gastronomica). Mancava però, ultimi fra tutti come sempre siamo, una succursale italiana: gli unici personaggi italiani finora offerti dalla SVI erano Giuseppe Garibaldi, Leonardo da Vinci, Enzo Ferrari e, piuttosto sorprendentemente, Albert Anastasia. L'istituzione di una filiale italiana (con sede a Parma, quando dagli headquarters si sono accorti che in Italia esiste una città con lo stesso nome del sobborgo di Cleveland) ha permesso finalmente di mettere a disposizione dei nostri connazionali tutta una serie di personaggi finora trascurati; tra di essi si segnalano Padre Pio, Gianni Versace, Enrico Berlinguer, Benito Mussolini, una insolita e piacevolissima Ave Ninchi e, appunto, Fabrizio de André.

Un po' titubante, e non amando affatto il contatto attraverso quella moderna diavoleria chiamata Internet, ho alzato la cornetta del telefono per chiamare il numero verde della SVI Italia Srl.; con insolita celerità, una gentile signorina mi ha enunciato con stringata precisione tutte le possibilità per l'agognato incontro con Fabrizio. Ovviamente, date le mie tasche non proprio floride, ho chiesto subito del conquibus: mi è stato risposto che per un'ora e mezzo di incontro al prossimo viaggio disponibile, a causa del non elevatissimo numero di richiedenti e della logica offerta promozionale, mi sarebbe stato offerto il viaggio (compreso il biglietto aereo A/R per Cleveland) a soli 2500 euro. Duemilacinquecento euro. All'anima della promozione! Ho detto seduta stante alla signorina che ci avrei pensato, con la promessa di richiamare.

Ma porca zoccola, 2500 testoni. Anche raschiando il fondo del mio asfittico conto in banca, ne avrei raggranellati si e no duemila; sempre la solita storia, it's the same old story, Richard. Però -mi sono detto- almeno un tentativo andava fatto; sì, lo so, poi sarebbero stati mesi di cinghia stretta, magari ti avrebbero staccato il gas e la luce elettrica, avresti fatto il solco alla LIDL a comprare würstel rosa shocking, birra dal sapore di decotto di malva e il nuovissimo shampoo Cristolucido®, però dove la ritrovi un'occasione del genere per andare a vedere Fabrizio de André nell'aldilà? E se poi ti passa la voglia? E se la SVI Italia non ha successo e chiude? E se la Chiesa Cattolica si mette a rompere i coglioni (cosa che, come dubitarne, ha già abbondantemente fatto)? Meglio cercare di rimediare i cinquecento euro mancanti, che in qualche modo si trovano. Il giorno dopo ho riagguantato la cornetta e mi ha risposto un'altra gentilissima signorina dall'accento foggiano.

Iscrizione rapidissima, dati personali, indirizzo per l'invio dei biglietti e della documentazione ed estremi per il bonifico bancario (pagamento anticipato, naturalmente!); davvero un modello di efficienza, debbo riconoscerlo. Anche le avvertenze per il viaggio, che in pratica si riducono ad una sola: quella di farsi trovare puntualissimi sia all'imbarco per la partenza che, soprattutto, a quello per il ritorno:

- Signor Venturi, è nostro dovere avvertirla che un ritardo, per qualsiasi motivo, all'imbarco nell'ascensore di ritorno costituirebbe un grave pericolo di non ritorno...

- Scusi...?

- Le spiego meglio. Per la particolare natura del viaggio e per la tecnologia ancora perfezionabile, è possibile soltanto un solo viaggio di andata e ritorno per il tàrgiett prescelto...

- A proposito, signorina: ma De André dov'è, esattamente?

- Aspetti che controllo....ecco, dunque, De André Fabbrizzio, Settore K5 X2E, Purgatorio...

- Purgatorio?

- Così mi risulta dal terminale... Per il Purgatorio, oltretutto, non avevo visto prima, esiste un'offerta promozionale supplementare data la sua minore distanza, le posso rilasciare tutto per 2.150 euro IVA compresa...

- Bene, bene! Anzi benissimo (devo farmi prestare solo 150 euri, carajo)! Diceva del ritorno, anzi, scusi, del non ritorno?...

- Esattamente...per semplificare la cosa, le dirò che l'ascensore deve ripartire esattamente al minuto e al secondo stabilito. Senza sgarrare di un picosecondo. Un eventuale ritardo comporterebbe...dunque mi lasci controllare...

- Prego...

- Ecco qua. Il viaggio di ritorno per gli eventuali ritardatari è previsto esattamente il 19 agosto 2670. Mi sono spiegata?

- Alla perfezione. In pratica...

- In pratica, non si attardi per nessun motivo. Altrimenti dovrà restare in Purgatorio fino al 2670. A tale riguardo, prima della partenza dovrà firmare una liberatoria di presa conoscenza del rischio, ma non si preoccupi eccessivamente: gli accompagnatori seguiranno il gruppo per tutta la durata dell'incontro e il rischio è soltanto teorico.

- Ho capito.

- Posso considerarla iscritto, signor Venturi?

- Senz'altro. Entro quando riceverò la documentazione?

- Entro due giorni dalla ricezione del bonifico, per corriere espresso UPS. Nella documentazione saranno contenuti i biglietti aerei in Pezzent's Class su volo di linea Baudel Air dalla Malpensa per Cleveland. Benvenuto nella grande famiglia della Sciupernèdural Vuaiàgge, signor Venturi, e arrivederci!

- Arrivederci!

Ecco, arrivederci. Chissà perché, riattaccata la cornetta, mi frullava in testa quella parola. In realtà lo sapevo benissimo, accidenti se lo sapevo. Anni prima avevo scritto una curiosa cosa in cui, tra gli altri, c'era Fabrizio de André. C'era anche Piero Ciampi, e c'erano anche tutta una serie di persone di cui..., ma vabbé, questa è tutta un'altra storia. C'era Fabrizio de André e c'era una bizzarra nave sulla quale era imbarcato. Mi guardavo attorno. La mia casa, le mie cose. Il gatto della vicina, Niccolò Machiavelli, che occhieggiava con la suo allegro muso da schiaffi. I piatti da lavare e il letto da rifare. Duemilaseicentosettanta euro. Ah, no, duemilacentocinquanta. Duemilaseicentosettanta è se....uhm, meglio non pensarci, tanto oramai sei iscritto.... Quella compagnia aerea, la Baudel Air, però, mi convince poco. Mai sentita nominare... vado sul suo sito, e vedo che ha un albatro come simbolo...

(1. continua)