venerdì 22 marzo 2013

Un argentino a proposito di dio e dei poveri


DOMANDINE SU DIO

Un giorno io domandai :
Nonno, dove sta Dio ?
Mio nonno diventò triste,
e non mi rispose niente.

Mio nonno morì nei campi
senza pregare né confessarsi
e lo seppellirono gli indios
con flauto di canna e tamburo.

Dopo un po’ domandai :
Babbo, che sai di Dio ?
Mio padre diventò triste
e non mi rispose niente.

Mio padre morì in miniera
senza dottore né protezione.
Il colore del sangue del minatore
ha l’oro del padrone !

Mio fratello vive sui monti
e non conosce un fiore.
Sudore, malaria e serpenti
è la vita del boscaiolo.

E che nessuno gli domandi
se sa dove sta Dio :
da casa sua non è passato
un signore così importante.

Io canto sulle strade
e quando sono in galera
ascolto la voce del popolo
che canta meglio di me.

Se c’è una cosa sulla terra
più importante di Dio
è che nessuno sputi sangue
perché un altro viva meglio.

Dio veglia sui poveri ?
Forse che sì, forse che no.
Di sicuro, però, pranza
al tavolo del padrone.

- Atahualpa Yupanqui -