venerdì 17 ottobre 2014

Troppo corto



La foto qua sopra fu scattata, il 5 maggio 1945, dal sergente Albert J. Kosiek della 11a Divisione Corazzata americana. Mostra la liberazione del campo di concentramento di Mauthausen-Gusen; il sergente Kosiek comandava il  primo plotone del gruppo D del 41° squadrone di Cavalleria Meccanizzata e si trovava a bordo del primo carro. La sua meticolosa relazione si può leggere al link.

Dei liberatori, qui, non se ne vedono che tre a bordo del carro armato; la foto è quasi interamente occupata dai liberati, moltissimi dei quali con il vestito a strisce del prigioniero. Mi sono sempre chiesto da che cosa sia nato, il vestito a strisce; se per motivi materiali, stoffe di risulta per confezionare indumenti a bassissimo costo, o per qualche altra causa che ignoro del tutto. Tutti salutano, esultano; la pelle è salva. Russi o americani che siano i liberatori; avrebbero salutato anche i marziani, se fossero arrivati per primi.

Sopra il portone d'ingresso del lager, uno striscione enorme con altri prigionieri dietro. Sono gli antifascisti spagnoli rinchiusi a Mauthausen: Los antifascistas españoles saludan a las fuerzas libertadoras. Mauthausen è in Austria; tra tutte le lingue dei rinchiusi, il benvenuto ai liberatori viene dato in spagnolo. La lingua in cui si erano svolte le prove generali della II guerra mondiale, e la lingua degli sconfitti che, dopo la guerra civile, avevano costantemente vissuto (se "vissuto" si può dire) nell'universo concentrazionario. Vivere tutti i giorni in mezzo alla morte. E il resto della vita, con tutta probabilità, in esilio.

Ci si potrebbe chiedere che cosa abbiano pensato, in quel momento; magari anche che quelle fuerzas libertadoras avrebbero pure cacciato via il fascismo dalla Spagna, così come avevano abbattuto Hitler, Mussolini e gli altri fascismi sparsi per l'Europa. Sarebbero bastati pochissimi anni e che la guerra, da calda, si trasformasse in fredda affinché il governo dei libertadores strizzasse l'occhio con grande benevolenza a Francisco Franco, baluardo anticomunista. Sotto la scritta in spagnolo, si legge lo stesso messaggio di benvenuto in lingua russa: Испанские антифашисты.... e qualcosa. Sotto a sinistra si intuisce lo stesso messaggio in inglese. Lo striscione, però, era troppo corto per farci entrare la parola libertadoras. Troppo corto come il ventesimo secolo.