venerdì 3 ottobre 2008

So' regazzini

Stamani, “Repubblica Online” sembrava il Libro Cuore. C'era, naturalmente, l'articolo sull'ennesimo pestaggio a sangue ai danni di un immigrato (cinese), avvenuto a Roma. Stavolta, però, gli autori so' regazzini: una banda di mocciosi italiani dai 14 ai 16 anni. Non vorrei essere troppo astioso e nominare il presumibile quoziente di intelligenza di questi rampolli, pari a quello di un cavolorapa o forse inferiore; non vorrei fare la solita tiritera sulle “famiglie”, ché già ci ha pensato Red sul suo blog a farne una perfetta fotografia; non vorrei, di sicuro, ma devo confessare che oggi, leggendo quell'articolo del giornale del famoso sig. Poverini (ve lo ricordate? Quello che mandò la lettera dove diceva di essere “di sinistra, ma diventato razzista”), mi sono all'improvviso sentito discretamente astioso, e forse anche qualcosina di più.

Insomma, un cinese trentaseienne di nome Tong Hongshen alla fermata dell'autobus, a Tor Bella Monaca. Sta solo aspettando l'autobus. Si avvicinano questi sei regazzini, cominciano a chiamarlo “cinese di merda” e poi lo fracassano di mazzate. Gli stessi che, secondo gli inquirenti, qualche giorno prima avevano aggredito due ivoriani, chiamandoli ovviamente “negri di merda” e distribuendo loro la consueta razione di legnate. Mi dispiace che non sia più visibile l'articolo di “Repubblica” di cui sto parlando; chissà, forse qualcuno se n'è accorto e lo ha rimosso. Ora, sul “portalone”, campeggiano le “scuse” di uno di quei pezzettini di merda. Ironia della sorte, il cinese è stato salvato da un consigliere di circoscrizione di Alleanza Nazionale; che in questo caso si è comportato da persona umana e generosa, e gliene vada onore. Forse, chissà, avrà modo di ripensare a tutto il clima che anche il suo bel partitone ha contribuito a creare in questo paese.

Ma cosa diceva quest'articolo? Ci presenta, con tono da cronaca “partecipata”, il riconoscimento degli stronzetti proprio da parte del soccorritore del cinese. Ci presenta un comando di vigili urbani “di frontiera”, dove si fa più “polizia e perquisizione che multe e verbali”, dove “quasi tutti i vigili sono armati, hanno facce indurite e tono bonario da veterani di strada”. Insomma, un attacco degno dei gialli dell'87° Distretto di Ed McBain. Ecco che arrivano i regazzini testè acchiappati; il cronista sta “nella stanza attigua con la porta socchiusa, e osserva e sente tutto”.

I ragazzini prima negano e fanno i duri, poi, alla fine, incalzati e riconosciuti, crollano, si mettono a piangere e “ridiventano ragazzini”. Quanta umanità viene spalmata! Addirittura, un bonario vigile armato dice al primo di loro: “"Guarda che se dici la verità e magari chiedi scusa a quel signore che hai picchiato forse te la cavi senza troppi problemi". Si indugia su particolari tipo la felpina alla moda, il quindicenne cicciottello in tuta che ne dimostra tredici, i capelli tenuti su col gel in una specie di pera, l'orecchino, il piercing sul labbro inferiore.

Poi arrivano le “vigilesse bonarie come zie”; infine, tadàn, ecco i genitori. L'autorità familiare. Li regazzini che non tremano davanti all'ordine costituito, cominciano a cacarsi addosso quando vedono babbo e mamma. Qualche mammina sviene, qualche babbino molla una scarica di ceffoni al sangue del suo sangue, alla carne della sua carne, alla merda della sua merda. Partono i “mi dispiace”, tutto in questo comando di vigili duri ma bonari, di vigilesse zie, di calde làgrime, di ceffoni dei genitori. Quasi un idillio. Sei bambini che hanno giocato, sicuramente. Hanno giocato con la vita di un uomo che non avevano mai visto, colpevole solo di essere cinese. Il quale, nel frattempo, meno bonariamente se ne stava ricoverato in ospedale.

So' regazzini. Ma proviamo a immaginare un po' l'inverso. Proviamo a immaginare quel bonario comando con in mano sei ragazzini rom sorpresi a fare chissà cosa, ma sicuramente non a pestare a sangue qualcuno, che di cose del genere non se n'è mai sentita manco mezza. Proviamo a immaginare con quanta umanità sarebbero stati trattati. Ve lo vedete voi un giovane vigile tanto umano & armato che si prende la briga di dire a uno di loro: Ciccino, su, di' la verità, chiedi scusa a quel signore cui hai rubato cinque euro per mangiare, forse te la cavi senza troppi problemi. Oppure proviamo a immaginare di prendere le impronte digitali ai cinque regazzini italiani con le felpine, coi piercinghini, coi capellini a pera fatti col gel. I genitori de li regazzini italiani hanno il diritto di arrivare, di svenire, di distribuire i doverosi ceffoni; quelli dei ragazzini rom, meglio che non ci vengano neppure, al comando. Rischierebbero di essere arrestati immediatamente, o espulsi.

Insomma, tutto ricondotto ad una “bonaria” rampogna, e del resto che cosa si vuole fare? Sono ragazzini. Ragazzini che, addirittura, ora chiedono scusa. Ma mica al cinese: direttamente al sindaco Alemanno. E i genitori? Se fossero veramente degni di questa qualifica, oltre ai ceffoni ai loro figli dovrebbero prendere e riempire di legnate proprio il sindaco. E tutti gli altri caporioni, tutti coloro che, servendosi della “sicurezza” e di altre cosine del genere, sono finalmente riusciti a creare tutto il razzismo che volevano, che del resto è nella loro piena tradizione di schifosi nazifascisti. E ad un livello talmente profondo, da aver trasformato il razzismo e l'intolleranza in un gioco da ragazzi di quartiere. Ahò, cosa fàmo oggi, dopo la scuola? Dai, annàmo a sfracicà er cinese! Ma no, 'a Michè', l'avemo fatto jeri...oggi se va a dà foco ar campo romme...gajardo!

Sì, sarebbe proprio opportuno che qualcuno, prima o poi, ci pensasse. Che si premurasse di appioppare al sindaco-sceriffo di turno qualche bella manata nel muso, decisa. Che se lo mettesse sulle ginocchia, gli calasse i pantaloni e giù col battipanni, come ai bei vecchi tempi. Una bella mezzoretta di tottò sul culetto, ché servirebbe assai di più delle “scuse”. Perché, in fondo, anche per questi signori paludati, che dicono di amministrarci e che vorrebbero insegnarci, loro, la “legalità” e la “civile convivenza”, tutto quel che hanno creato è soltanto un gioco. Un merdoso gioco che hanno imparato proprio da ragazzini, quando i loro compagnucci si chiamavano magari Giusva Fioravanti, Giorgio Vale o Walter Sordi. C'è chi è morto ammazzato, e c'è chi è diventato sindaco.




4 commenti:

BlackBlog francosenia ha detto...

Riccardo ha scritto:
>Ironia della sorte, il cinese è >stato salvato da un consigliere >di circoscrizione di Alleanza >Nazionale; che in questo caso si >è comportato da persona umana e >generosa, e gliene vada onore. >Forse, chissà, avrà modo di >ripensare a tutto il clima che >anche il suo bel partitone ha >contribuito a creare in questo >paese.

Il consigliere comunale - a mio avviso - si è comportato da consigliere comunale, e nient'altro. E non è che sia intervenuto, si è limitato a chiamare i vigili. Tutto secondo copione. Perdio, se qualcuno deve pestare che almeno abbia l'autorizzazione a farlo, come i vigili di parma!
Dubito fortemente che avrà modo di ripensare ad un bel niente. E se è in an, il clima lo conosce bene. E gli piace. Gli è uno come Abbiati, il calciatore, magari, lui!

salud

Riccardo Venturi ha detto...

Diciamo che, essendo costretto (come tutti) a servirmi da notizie riportati dai "media", ho letto notizie dove il consigliere di AN sarebbe intervenuto. Per il resto, comunque, è chiaro che sono anch'io perfettamente convinto...che non ripenserà un bel niente. E che trovo il tuo riferimento al fatto di Parma assolutamente doveroso, a proposito di "vigili bonari"!

Abbiati? Non so se hai notato che oramai tutti quanti, quando fanno i loro "outing", seguono uno schema prestabilito. Approvano il fascismo e si "riconoscono nei suoi valori" (pallone e moschetto, fascista perfetto?), tranne "le leggi razziali e l'entrata in guerra". Comincio quasi a "preferire" i fascisti vecchio stampo, quelli che approvano anche le leggi razziali e l'entrata in guerra; sono meno ipocriti.

Salut!

BlackBlog francosenia ha detto...

Già. Praticamente sono ... franchisti.

salud

Riccardo Venturi ha detto...

Anche questo assolutamente vero. Si "riconoscono nei valori del fascismo", ma dimmi tu quando mai li hai visti entrare in campo senza farsi il segno della croce. Chissà se ne ritroveremo qualcuno anche a fare la "lettura integrale della Bibbia" che sarà trasmessa in tv (a proposito: ci saranno anche Gianni Alemanno e Calderoli). E ci sarà anche...Benigni. E questa è la volta che lo mando definitivamente in culo, anche lui. Insomma sì, franchisti perfetti. Del resto è famoso che Francisco Franco mettesse direttamente il naso nelle vicende e nella gestione del Real Madrid...

Salut!