lunedì 24 gennaio 2011

Sanctvs Faciei Liber


Come chi segue questo blog avrà sicuramente notato, ho smesso da un po' di occuparmi di Facebook, e con somma convinzione; quel che ho avuto da dire l'ho detto e ribadito, e basta così. Però, oggi, sui giornali è comparsa una notizia che impone qualche pacata considerazione al riguardo per le notevoli implicazioni che essa presenta; insomma, per farla breve, pare che Sva Santità papa Benedetto XVI abbia dato la sua personale benedizione a Facebook, e ai social networks in generale. E vualà. Così sono serviti tutti coloro, tra i quali il sottoscritto, che consideravano papa Nazzingher retrogrado, oscurantista, reazionario e quant'altro; per la miseria, qui invece ci abbiamo un papa moderno e favorevole alle nuove tecnologie! Del resto, uno suo Benedetto predecessore (il numero 15, insomma) fu, se non erro, il primo papa che trasmise un discorso alla radio appena inventata da Guglielmo Marconi; colpiti e affondati. Noi poveri, sparuti e miserandi antifacebookisti abbiamo, oggi, ricevuto un colpo davvero mortale. Non ci riprenderemo mai più.

D'ora in poi, tutti i milioni di persone che passano il loro tempo (e, in definitiva, una cospicua parte della loro vita) sui social networks potranno così contare anche sull'imprimatur papale; noi, al massimo, possiamo contare su quello di George Clooney. No, non è la stessa cosa, perdìo. Non è la stessa cosa. Al massimo ci potremmo sentir dire, noialtri, no Facebook, no party; d'ora in poi, invece, sentiremo risuonare possenti e ieratiche frasi del tipo: tu es Petrus, et super hanc petram aedificabis Rete Sociale nostrum. Il Papa lo ha detto del resto assai chiaramente: i social networks offrono "nuove opportunità di condivisione, dialogo, scambio, solidarietà e creazione di relazioni positive". All'anima: come testimonial è di quelli da troncare il fiato. Provateci voi a metter su, che so io, una ditta di carciofini sott'olio e dopo sei mesi ti arriva il Papa che ti fa una pubblicità del genere: "I carciofini sott'olio della ditta Francalanci Pierino offrono nuove opportunità di creare relazioni positive".

Però, d'ora in poi, chi si trastulla su Facebook dovrà senz'altro tenere presenti le indicazioni papali; poteva il sommo pontefice non darle? Ascoltate, dunque, la voce della Sua saggezza e del Suo magistero, peccatori! Ad esempio, Sua Santità afferma che "occorre evitarne i pericoli, come il rifugiarsi in un mondo parallelo, o l'eccessiva esposizione al mondo virtuale". Parole senz'altro sante, anche se mi vengono in mente alcune piccole osservazioni. Rifugiarsi in un mondo parallelo è senz'altro disdicevole, tipo in quello dove ci sono tizi che camminano sulle acque, madonne che piangono, pani e pesci moltiplicati (con le nuove tecnologie, però, quanto meno mi aspetterei una semplice evoluzione come l'elevazione a potenza), apparizioni a orario fisso davanti a Paolo Brosio, immacolate concezioni e via discorrendo; applicando quindi semplicemente le parole del Papa, vorrei anch'io mettere in guardia tutti quanti da tali pericoli, esponendosi ad un mondo virtuale che non ha nulla da invidiare a Facebook, e che anzi per parecchi versi è assai più virtuale di quest'ultimo.

Del resto, le affermazioni papali sono state esplicate durante una non meglio precisata (e quarantacinquesima) Giornata mondiale delle comunicazioni sociali; davvero ignoravo che esistesse, anche se oramai c'è una giornata mondiale ogni giorno (il 14 marzo sarà ad esempio la Giornata mondiale dei mangiatori di salame e Nutella, mentre il 28 settembre sarà la Giornata mondiale dei raddrizzatori di banane col cvlo, cosa che m'interessa da vicino -si veda il mio profilo). Il tema di tale Giornata Mondiale era nientepopodimeno che: Verità, annuncio e autenticità di vita nell'era digitale. Va da sé. I cattolici hanno la Verità. Annunciano sempre. E hanno la vita autentica. C'è persino uno stile cristiano di stare sul web. Ho provato a immaginarmelo.

Suor Maria Teodolinda indica nel suo profilo FB "fidanzata ufficialmente con nostro Signore Gesù Cristo", mentre don Mariano (tra i cui "amici" compaiono singolarmente decine di fanciulli in età puberale) precisa: "transustanziazione complicata". Ammonisce il Papa (tirando magari fuori anche il cartellino giallo): "Il contatto virtuale non può e non deve sostituire il contatto umano diretto con le persone"; come dargli torto?


Nella foto: Don Lelio Cantini, mirabile esempio di contatto umano diretto

Insomma, cari i miei facebookisti: d'ora in avanti dovrete stare attenti ed attenervi anche a queste direttive. Siete centinaia di milioni, il quarto Stato del mondo; una potenza planetaria. Non potete permettervi di ignorare siffatto appello del Sommo Pontefice e dovrete essere fvlgida testimonianza di equilibrio e temperanza. Smettetevi di farvi le seghe andando a rovistare nei profili di Samantha Superbella o di Rocco il Palo Umano. Basta con gruppi e gruppetti dedicati a soubrettine discinte o ai machos del Grande Fratello; vostro unico fratello, e assai più grande, sia Nostro Signore. Vorrete ancora dichiarare nei vostri profili appartenenze a ideologie sataniche, contrarie all'etica e relativiste? Vorrete dichiararvi ancora -orrore!- propugnatori dell'inesistenza d'Iddìo e mettere i bannerini dell'UAAR? Penitenziagite! D'ora in poi siete sul Sanctvs Faciei Liber, e non la scamperete tanto facilmente; del resto, siete stati voi a volervici mettere, e spesso proprio nel nome delle nuove tecnologie. O beccàtevele, Razzingher compreso. Noialtri (pochi) resistenti, sparsi e sconfitti, ne faremo a meno; non saremo illuminati e prima o poi ci trasformeranno a tutti quanti in un 404 Not Found. Però sbrigatevi a farvi le ultime smanettate; il tempo è inesorabile!

PS. Poiché tra gli appelli del Papa leggo anche quello a non "creare falsi profili", devo dedurne che la mia celeberrima paginona finta lo annovera fra i miei "amici"?.... ' Azz...!! Però la cosa mi conforta un po': da oggi ho la certezza che i creatori della pagina bruceranno tra le fiamme dell'inferno!