mercoledì 25 gennaio 2012

Saverio Tommasi e la tribù legaiola


Il video di Saverio Tommasi è disponibile a questa pagina YouTube.

Alcune considerazioni personali.

Concordo sicuramente con chi nutre verso queste persone un interesse antropologico, o addirittura naturalistico.

Non concordo invece affatto con chi, nonostante tutto, ostenta ancora "simpatia" verso di esse, pur specificando invariabilmente che è ben lungi dall'essere d'accordo con ciò che propugnano.

Mostrare anche la minima indulgenza o "simpatia umana" verso questi esseri, o anche soltanto con alcuni di essi, è un tentativo di confondere le acque; e la confusione delle acque non è mai buona cosa.

Esaurito l'interesse antropologico (o naturalistico), resta il nòcciolo della questione: neutralizzare queste persone che, di fatto, agiscono pienamente come obbedientissimi servi del padronato. Il quale, sarà bene chiarirlo una volta per tutte, se ne serve come tali.

Non deve interessare se "coscientemente" o "incoscientemente", non deve interessare il "folklore", non deve interessare la loro "comicità" volontaria o involontaria che sia. Se un ipotetico Saverio Tommasi tedesco si fosse recato alle manifestazioni della NSDAP prima dell'avvento di Hitler al potere, vi avrebbe probabilmente notato cose molto simili, ivi compreso il "folklore", ivi compresa la "comicità involontaria".

Vi avrebbe visto facce comuni, "popolo", signore e signori della porta accanto. Vi avrebbe visto la famosa banalità del male. Vi avrebbe visto l'ignoranza spinta a livelli talmente estremi da non poter più costituire esclusivamente un'occasione e un pretesto di risate e di dileggio. E neppure esclusivamente di interesse antropologico.

Nei confronti della "Lega Nord", dei suoi caporioni e del suo "popolo" sarebbe ora di recuperare un autentico disprezzo fattivo. Non soltanto un disprezzo ideale e verbale senza compromessi e senza indulgenze, ma un disprezzo fatto anche di attacco frontale senza quartiere.

Hanno potuto contare molto sulla mancanza di quest'ultimo aspetto. Hanno potuto costituire un sistema di potere locale e centrale che è una mafia. Hanno potuto occupare le strutture portanti di intere zone del paese, dando a bere e facendo passare che esistesse una "questione settentrionale" che coincide non a caso con gli interessi economici del padronato.

I loro meccanismi sono stati analizzati sotto ogni aspetto, anche perché non sono certamente nuovi. Oramai sono chiarissimi. Ora è tempo che siano considerati per quelli che sono, vale a dire nemici di classe. E come tali trattati.

Senza distinzione alcuna. Senza gentilezze e carinerie. Senza sguardi comprensivi. Senza "dialoghi" e "ascolti delle ragioni". Senza andare a considerare l' "episodietto umano" di qualcuno di loro, ché non ce deve fregare assolutamente un cazzo. Senza sottovalutarli, perché sottovalutare è sempre comodissimo e fa risparmiare parecchia fatica.

Sono d'accordo con Saverio Tommasi e sulle conclusioni che esprime in automobile, al ritorno verso Firenze. Ma sono conclusioni cui non si può arrivare senza una dura lotta.

Per quanto rozza e stupida che sia, la piazza leghista è piazza al servizio totale del potere. Non a caso non si conosce un episodio in cui la polizia sia intervenuta ad una loro manifestazione. Fianco a fianco. Culo e camicia. Nessuna manganellata, nessuna carica, nessun arresto per il Green Bloc.