lunedì 18 ottobre 2010

Brother George!


Il 18 ottobre, per il sottoscritto, è sempre una giornata un po' particolare. Oramai, certamente e fortunatamente, più che altro per affetto e per l'esercizio del ricordo che s'allontana; però di sorprese questo giorno riesce ancora a riservarmene.

Proprio oggi, infatti, scopro di avere un inatteso fratello antifacebucchista: nientepopodimeno che il signore ritratto nella foto sotto il titolo. Ebbene sì, proprio lui: George Timothy Clooney. E non è cosa da poco, in tempi di testimonial a gogò; finalmente anch'io, e tutti gli indefessi odiatori & spregiatori dell'invenzione del signor Montedizucchero, abbiamo qualcosa (anzi qualcuno) da opporre. Eccheccactus! D'ora in poi sono finiti i tempi della clandestinità o quasi: potrò e potremo finalmente dire che abbiamo George Clooney dalla nostra parte!

La notizia, peraltro, dev'essere attendibile se proviene nientepopodimeno che dal Portale modaiolo di Repubblica. Come tutti sanno, se c'è un'entità che ha sfacebuccato a piene mani, questa è proprio Repubblica; oggi, in Seidimoda, pubblica invece un'interessante gallery piena di gnus decisamente sorprendenti. I divi italiani non amano Facebook. Giorgio Faletti, Monica Bellucci e Raoul Bova non amano i social networks perché sono pieni di falsi profili. Ehehehe. O bellini, ma credevate che fosse soltanto una prerogativa del sottoscritto? !?....

Ma la gallery fornisce anche altre notizie degne di attenzione. Ad esempio, invece, negli Stati Uniti (e dico sega, mica in Bhutan o nel regno dello Swaziland...) i divi generalmente amano Facebook e i social networks. Ma qui comincia l'indimenticabile performance dell'autore del breve commento alla gallery. Tra le star amanti di FB, l'articolista nomina infatti per prima tale Demi Morre (sic). Ora, tenendo presente che, in lingua portoghese, morre significa "muore" (nel senso di "crepa, decede, tira il calzino, e vita egredit" eccetera), fossi la bella Demi farei non pochi scongiuri.

Ma la cosa senz'altro più bella avviene proprio durante la declinazione di antifacebucchismo del fratello irriducibile George Timothy Clooney. Nella "A-List" dei divi ollivudiani, infatti, secondo Repubblica ce ne sarebbero molti allergici a "Fecebook". Scritto proprio così. Non ci credete? Per fortuna hanno inventato San Screenshot (cliccare sull'immagine per ingrandirla):


Insomma, proprio dagli apostoli italici di Facebook arriva il lapsus freudiano: il socialon de' socialoni sarebbe, praticamente, il "libro della feccia", o meglio il "libro della merda" (latino faex, faecis "feccia, escremento"). Eh sì. Il 18 ottobre rimarrà per sempre una data da ricordare!