sabato 10 marzo 2012

Priscilla, gattina volante


La gattina persiana di mesi sei che vedete nella foto si chiama Priscilla e iersera se l'è vista parecchio, ma parecchio brutta. In questo vedersela brutta, però, sembra che sia atterrata nel posto giusto, vale a dire in quella specie di Libera repubblica de' Gatti che è il cortile di Via dell'Argingrosso sessantatré e sessantacinque C.

Dico "atterrata", perché la signorina ha pensato bene, mentre i suoi umani di adozione se n'erano ìti a letto, di allargare un buchetto nella zanzariera della porta di cucina che dà sulla terrazza, e di esplorare il vasto mondo al di là dell'appartamento prendendo una scorciatoia un po' problematica. E' infatti volata dal quarto piano, e vi garantisco che è un quarto piano di quelli seri. E se c'è qualcuno che ancora crede che i gatti non sono esseri superiori, provi un po' a buttarcisi lui, dal quarto piano, e a vedere se la racconta. Oppure a venirci buttato in preda a un malore attivo.

L'hanno trovata i liberi gatti della Repubblica: Redelnoir e Niccolò Machiavelli.


Redelnoir e Niccolò Machiavelli impegnati in una lettata collettiva a casa mia

Lì per lì, nel chiarore della nottata marzolina con la luna piena, sembrava che stessero contendendosi un topone o un piccione (specialmente questi ultimi se la stanno passando grama ultimamente, con quei due). Invece no. Priscilla, la cui caduta deve essere stata deflessa da una tenda al primo piano, era planata nel cortile e si era trascinata, ferita, vicino a delle piante davanti a una porta. E quei due se la stavano leccando gentilmente, mentre lei tremava impaurita e perdendo sangue dalla bocca per un dentino rotto.

Non c'è stata questione: trasportino, macchina e via alla clinica veterinaria aperta 24 ore. Dentino rotto, una zampa rotta, ferite varie e il dubbio atroce che potesse avere un'emorragia interna, cosa di cui purtroppo so qualcosa. Sembra invece di no, almeno dai primi esami; alla clinica è stata messa accanto a un povero gattone anemico sottoposto a una trasfusione. Insomma, potrebbe esserla sfangata; cosa per la quale invito tutti a pregare San Silvestro (quello del canarino Titti, ovviamente).

Tornati a casa (io, la Daniela e la vicina di casa, umana di riferimento di Niccolò), abbiamo tappezzato via dell'Argingrosso di manifestini, e il risultato non si è fatto aspettare. Stamani alle sette meno un quarto gli umani della Priscilla, tra i quali un disperatissimo bambino di sei anni che non trovava più la sua micia, hanno telefonato. Priscilla in questo momento è dal veterinario di fiducia, non sta benissimo e dovrà essere operata; però, cavolo, ce la deve fare. Ce la deve. Mi ricorda qualcuno che è caduto da un traliccio nei giorni scorsi, e che ce la ha fatta. Come fosse un gatto!