venerdì 8 gennaio 2010

Effetto Domino


La vicenda narrata in questo post è autentica fino ad un certo punto; oltre il punto in questione diviene "di fantasia". Sta a chi legge individuare dove stia il punto esatto, il limite tra la realtà e la fantasia [*Nota]. La parte autentica è avvenuta nelle primissime ore del mattino del 7 gennaio 2010 a Firenze e ne sono stato testimone diretto.

Ore 03.10. Firenze, via A.F. La signora Pierina F., arzilla vecchietta di anni 87 che abita da sola, si sveglia per andare in bagno a fare un bisognino. Diméntica di avere il pannolone, scende giù dal letto e scivola per terra, incapace di tirarsi su da sola pur non essendosi fatta fortunatamente niente. Vicino a sé ha il cordless; disgraziatamente, proprio quella sera ha detto alla badante di andare a dormire nell'appartamento accanto. Chiama l'assistente domiciliare sul cellulare, e questa non risponde.

Ore 03.15. La signora Pierina, visto che la badante latita, chiama il 118.

Ore 3.20. Il 118, ricevuta la chiamata, invia sul posto un'autoambulanza. Tra tutte quelle in giro becca per l'appunto Delta 9 di rientro da un altro intervento (e dal porchettaro notturno). Su Delta 9 c'è il sottoscritto alla guida.

Ore 3.25. Delta 9 arriva sul posto, tranquillissima strada di una zona residenziale della città. La squadra scende e si attacca ai due campanelli con il cognome che è stato comunicato. Uno non risponde perché la signora Pierina è per terra e non può alzarsi; l'altro non risponde perché sarebbe quello dell'appartamento con la badante dentro, irreperibile.

Ore 3.35. Dopo dieci minuti di furibonde scampanellate notturne, il 118 ordina, con decisione altamente empirica, di attaccarsi a tutti i campanelli del condominio per entrare perlomeno nello stabile. Il sottoscritto risponde che a quell'ora rischiamo quantomeno una fucilata. L'operatrice risponde gentilmente: "Pazienza".

Ore 3.40. Finalmente qualcuno apre; è un inquilino del terzo piano (la signora Pierina e la badante abitano al primo), svegliato crudelmente nel suo giusto sonno da tre energumeni vestiti di giallo e verde che berciano senza ritegno. L'inquilino, il signor E., dal simpatico accento napoletano, conferma che solo la badante ha le chiavi della signora Pierina.

Ore 3.45. La squadra del 118 e il signor E. constatano con orrore che la badante non risponde perché il campanello non funziona. Viene deciso di richiedere alla centrale del 118 l'intervento dei Vigili del Fuoco.

Ore 4.15.
Dopo un'attesa durante la quale vengono compiuti altri infruttuosi tentativi fumando mezzo pacchetto di sigarette, e mentre la strada intera sta cominciando a svegliarsi preoccupata, arrivano i pompieri a sirene spietate. Tutta la strada vola giù dal letto e si affaccia alle finestre; si intravedono diversi segni della croce. I vigili del fuoco, con l'autoscala, chiedono se l'appartamento della signora Pierina ha le finestre che si affacciano sulla strada; il signor E. risponde di no, ma che avrebbe una finestra su una terrazza interna in comune con tale signor C.

Ore 4.20. Anche il povero signor C. viene poco cerimoniosamente svegliato nel cuore della notte, vedendosi piombare in casa, nell'ordine: sei pompieri, tre centodiciotti e anche una pattuglia della polizia che passava per la zona e che era stata inviata là per vedere che cazzo stava succedendo. Il signor C. rischia un collasso per l'emozione.

Ore 4.35. Viene individuata la finestra. I pompieri cominciano lo scasso della serranda e penentrano finalmente nell'appartamento della signora Pierina. Trovano le chiavi della porta blindata e cercano di aprire alla squadra di soccorso sanitaria; la chiave si incanta nella serratura. I pochi ancora addormentati nella strada vengono svegliati dalle bestemmie. Finalmente la malefica chiave cede e entriamo. La simpatica signora Pierina è tranquillissima per terra e la tiriamo su in tre secondi rimettendola a letto. Un pompiere coi capelli lunghi un metro e mezzo le dice: "Ma signora, porca m*****, non poteva tenersi una padella accanto al letto?!?!?"

Ore 4.50. Come da prassi, alla signora vengono presi i parametri vitali (saturazione, battito cardiaco, pressione). La signora sta palesemente meglio di me, e anche di te, lettore o lettrice di questo post del cavolo. Nel frattempo, si sparge una voce tra i condòmini accorsi: nell'appartamento dove dovrebbe esserci la badante sarebbero tutti morti.

Ore 5.00. Un moto di terrore si impadronisce di tutti: siamo di fronte a una specie di X-File, il mistero della badante-zombie (detta familiarmente zombadante)? Un poliziotto comincia a prendere a manate la porta, e dopo un po' si sentono dei rumori. Apre una giovane donna straniera, mezza ignuda e palesemente accaldata. Si sente anche una voce maschile.

Ore 5.10. La badante, la quale era stata regolarmente congedata dalla signora Pierina, torna nell'appartamento e riprende a occuparsi della sua assistita. Sono passate due ore dalla chiamata. Nel frattempo, approfittando della pattuglia dei tutori dell'ordine impegnata, tre misteriosi individui penetrano nella vicina gioielleria "Gioielli & Orpelli", svuotandola completamente per un bottino di quasi 200.000 euro.

Ore 5.30. Espletate tutte le formalità e informate le rispettive centrali del termine del complesso e curioso intervento, si constata che tutta la strada è oramai completamente in piedi, ostruita da un'ambulanza coi lampeggiatori accesi, da un mezzo dei Vigili del Fuoco di traverso e da una volante della Polizia che blocca ogni cosa. Si raccolgono voci incontrollate, tipo che c'è stata una sparatoria, un omicidio-suicidio, un accoltellamento e un'irruzione in un covo delle Brigate Rosse Anarcoinsurrezionaliste Pedopornografiche.

Ore 5.45. Effettuata la rapina con scasso presso la gioielleria, i tre ignoti autori del colpo si ritrovano presso la sezione fiorentina di Al-Qaeda della quale fanno parte; la rapina serve infatti come autofinanziamento. Il responsabile della sezione si congratula con un compagno per la brillante idea di telefonare alla signora Pierina facendole "pisccc pisccc piscccccc" e inducendola così a andare in bagno, occupando al contempo tutte le forze di soccorso presenti in zona.

Ore 6.10. Il frutto della rapina viene inviato tramite un corriere clandestino in una località ignota del Pakistan centrale: dovrà contribuire all'acquisto di uranio arricchito per la fabbricazione di una bomba atomica. Ovviamente del tutto ignari di quel che sta accadendo, i membri di Delta 9 se ne tornano in sede discretamente sfiniti e intossicati da un quantitativo imprecisato di sigarette. Al ritorno in sede incrociamo una troupe di Voyager messa in preallarme per il cosiddetto caso dei badanti morti viventi.

Ore 6.40. Finalmente viene lanciato l'allarme per il furto alla gioielleria "Gioielli & Orpelli"; il colpo viene classificato inequivocabilmente come opera di professionisti. Sul posto viene reperito un misterioso volantino redatto in caratteri arabi; viene chiamato l'interprete arabo che dichiara di non capirci una sega, perché il testo è in urdu. Nel frattempo, la signora Pierina F., con accanto la badante, è tornata a dormire beata.

Ore 7.00. Le prime agenzie cominciano a battere la notizia della rapina e del misterioso volantino. Trovato un interprete dall'urdu, ci si accorge della rivendicazione del misfatto. Sul posto interviene la DIGOS, dando il colpo di grazia ai residui dieci minuti di sonno della povera strada.

Ore 7.20. La strada viene isolata dal resto del mondo. L'intero pianeta è col fiato sospeso. Primi interventi di Magdi Cristiano Allam, del ministro Frattini, di Ferruccio de Bortoli. Commenta ironico il blog Kelebek: "Il mondo in allarme per una pisciata, ma perlomeno era assai più autentica delle armi di distruzione di massa di Saddam".


[*Nota.]
Ho qui avuto in mente anche le esigenze del "finto facebuccaro", cui piace tanto moraleggiare su realtà e fantasia (o su "verità" e "falsità"). Poi non dica che non collaboro alla sua fatica, eh!