lunedì 28 marzo 2011

A voi gli allontanati

A noi che siamo vivi, o che sopravviviamo
senza mai avere udito la morte fredda all'alba.
A noi che siamo soli col sangue nelle vene
e sangue nel ricordo, e sbarre nella mente.

A voi stesi per terra in turpe fila indiana
nel corridoio scarno d'un giorno che è finito.
A te che te ne andasti staccando un sole finto,
carambolando vinto nei pozzi più profondi.

A voi e alla vostra vita di ombre ritagliate
su muri che riflettono le grida come specchi.
A noi cui fa vergogna pensare nella pioggia,
a noi che ci vestiamo di merda e di paura.

A voi e alla vostra morte per mano crepitante,
a te ed alla tua mano che spenta si contorse.
A voi gli allontanati da ogni percezione
senza mai aver venduto un grammo d'esistenza.

Lorenzo Betassa, 28 marzo 1980
Riccardo Dura, 28 marzo 1980
Anna Maria Ludman, 28 marzo 1980
Piero Panciarelli, 28 marzo 1980
Edoardo Massari, detto Baleno, 28 marzo 1998.