venerdì 1 febbraio 2013

MPS, utili suggerimenti per un rimpiazzo.


a) Monte dei Baschi di Siena.

Visto che c'era di mezzo tale "Santander" (fino a pochi giorni fa, per me, era una città spagnola; ora scopro che è un "gruppo bancario" di cui sarebbe rappresentante il piacentino Gotti-Tedeschi, ex presidente dello IOR, ma pensate un po'), avrei pensato di fare non molta strada e di trasformare il tutto nella centrale di tutti gli Euskaldunak in Italia; con questo, Siena potrebbe finalmente servire a qualcosa di veramente utile (e degno) invece di essere nota in tutto il mondo per una corsa di tre o quattro castroni in una piazza e per la banca del 5%. Una sorta di Euskaletxe ( = casa basca) aperta a tutti, che potrebbe, per rispettare la dizione originale, chiamarsi anche Euskalmendi ( = monte basco). Sienako Euskaldunen Mendia (traduzione letterale di "Monte dei Baschi di Siena"). Un centro per diffondere la cultura dell'Euskalherria e la sua antichissima e bella lingua. Dalla banca alla basca; pensate anche al vantaggio di avere a disposizione esperti di tubature (el gas! el gas!) e di ottimi allenatori di salto in alto con la macchina per primi ministri: Carrero Blanco docet!


b) Monte degli Spasskij di Siena.

L'antica e scenografica piazza Salimbeni ospiterebbe a dovere una prestigiosa scuola scacchistica, atta finalmente a far guadagnare all'Italia la reputazione internazionale che non ha mai avuto. A tale riguardo, il grande campione russo (ma naturalizzato francese; non esistono, come si vede, soltanto i francesi che diventano russi) Boris Spasskij sarebbe assolutamente perfetto. Immaginate di non avere più fra i coglioni banchieri, economisti, derivati e quant'altro (pensare che, fino a poco tempo fa, si parlava di "derivati" soltanto per il latte...) e di averci invece arrocchi, varianti, Bobby Fischer al posto di Mussari, Anatolij Karpov al posto dell'ABI, Garry Kasparov al posto del rating...



c) Monte dei Peschi di Siena.

Ipotesi altamente raccomandabile per il rimpiazzo dell'inutile banca mangiaquattrini. Radere tutto al suolo (palazzo storico compreso; e non ce ne saranno a centinaia, di palazzi storici, a Siena...) e piantare al suo posto uno squisito ed ameno pescheto che potrebbe contribuire assai di più al consesso umano. Un frutteto in pieno centro di una delle principali città d'arte del mondo; dove si sarebbe mai visto? Di banche, perdio, ce ne sono ovunque! Avrei già studiato degli slogan perfetti: Pesca di Siena, pesca che ripiena, oppure Pesca del Monte, pesca ad alta fronte. Naturalmente una percentuale della produzione potrebbe essere donata in beneficienza; facciamo un 5%...


Così potrebbe apparire piazza Salimbeni in un prossimo futuro,
una volta eliminata la solita banca del cazzo. 

d) Monte dei Blaschi di Siena.


Anche in questo caso, via tutto e costruzione nello spazio lasciato libero dalla banca di una grande e modernissima Vasco Rossi Arena, così da far sbizzarrire pure Massimiliano Fuksas. Più che un'arena, un mausoleo dove imbalsamare il Blasco al termine della sua carriera, e senza aspettare nemmeno che sia morto. Lo si imbalsama da vivo, come del resto appare sempre di più attualmente: una mummia. Concerti, centro gàggezz, museo...il tempio della Blascomania nazionale nella cornice di una storica città che, va da sé, si porrà all'avanguardia della scena musicale. E basta con quella pallosissima "Accademia Chigiana"! Non bastasse Palazzo Chigi...


e) Monte dei Fiaschi di Siena.

La soluzione, forse, più logica e naturale. Scusate, cari i miei sienaioli, ma pensate che al mondo vi amino di più per quella specie di banca di merda che ci avete, o per il Chianti di Radda, di Gaiole o di Monteriggioni? Per i derivati o altre prodezze bancarie, o per il Brunello di Montalcino? No, ditemi voi... E, allora, mantenere pure il palazzo storico, ma trasformarlo finalmente e opportunamente in una splendida enoteca contenente tutte le meraviglie vinicole di Siena e provincia. Tanto più che, bancariamente parlando, avete fatto un fiasco clamoroso, tanto vale prendere atto delle cosa e metterci dentro i fiaschi veri, al posto di quelli finanziari. Abbasso il capitalismo, evviva l'etilismo!