giovedì 26 agosto 2010

(Im)patto sociale



Il Capo (in automobile): "Fino a quando non ci lasciamo alle spalle i vecchi modelli, non ci sarà mai spazio per guardare i nuovi orizzonti!"

L'Operaio (sulla ruspa): "Ecco, giusto, brutto budiùlo, te e la fardaccia di tu' ma', cominciamo con lasciarsi alle spalle il tuo, di vecchio modello!"

Il Capo (che era in automobile): "Dé, ma cosa fai?!? Non siamo più negli anni '60 e occorre abbandonare il modello di pensiero che vede una lotta fra capitale e lavoro e fra padroni e operai!"

L'Operaio (sempre sulla ruspa): "Nel frattempo, lascia che ti abbandoni sul capino questa benna da sei tonnellate!"

Il capo (ora appiedato): "Ma orsù, ragioniamo! Quello di cui c'è bisogno è un patto sociale per condividere impegni e sacrifici e dare al paese la possibilità di andare avanti, per costruire il paese che vogliamo lasciare alle prossime generazioni!"

L'operaio (manovràn-manovrando la benna): "Anch'io voglio costruire il paese da lasciare alle prossime generazioni, indi per cui condividerò l'impegno e il sacrificio di fàtti fa' la fine della tu' macchinina di merda, brutto lézzo!...."