martedì 4 giugno 2019

Fozzammàte



Le inevitabili premesse sono: a) che, come sempre, non sono andato a "votare" per le "elezioni europee" e roba del genere; b) che sono profondamente convinto, come messo in luce e ribadito da tanti, che tutte le percentuali che comunque ne sono venute fuori sono in realtà percentuali di percentuali (il famoso 34% di Salvini è il 34% del 68%, ad esempio); c) che, per me, tutte le feste di "repubbliche" con annesse sfilate e parate militari potrebbero tranquillamente finire nel cesso dimenticatoio assieme alle relative repubbliche, "costituzioni", "elezioni" e quant'altro.

Detto questo, mi ritrovo davanti (grazie a Autolesionistяа) ad un'immagine del genere, scattata davanti ar Colossèo durante la festa della repubblica del due giugno. Esiste, cioè, un cinque o sei per cento del sessantotto per cento che sono andati a votare per tale "giorgia meloni" e per il suo raggruppamento di fratelli d'itàglia, tra i quali gli autori dello striscione raffigurato nella foto.

Ora, alcuni -e forse a ragione- li definiscono una mànica di fascisti. Come tutte le màniche di fascisti che imperversano attualmente in questa repubblica, hanno attualmente un gran successone e non v'è da stupirsene affatto; né tantomeno che lo abbiano in quartieri proletari e/o in città storicamente "rosse" come Pisa, Livorno o Piombino (dove, addirittura, sta per essere eletto sindaco un candidato proprio dei suddetti fratelli d'itàglia).

Detto questo, bisognerebbe però avere presente la giorgiamelòni. E i suoi accoliti. Bisognerebbe, e il condizionale è d'obbligo. Immaginarla come amazzone guerriera, che so io. No peace, no love. Immaginarla a capo delle forze armate che piacciono tanto a' su' fratelli d'itàglia. Immaginarla in tenuta da combattimento; immaginarla mentre difende eroicamente la nazione dalle 'nvasioni, giòvine e ardita pulzella non seconda a Giovanna d'Arco.

Bisognerebbe, appunto; ma dubito che, in fondo, servirebbe a qualcosa nell'attuale idiocrazia itagliàna, dominio del ridicolo. E' per l'appunto il ridicolo che è pericolosissimo; molto più del fascismo. E è del tutto trasversale.