giovedì 7 giugno 2018

La guerra



Vivo nel sottobosco di vecchi alberi
Senza sapere che esistono la Macchina e la Ragione.
Riconosco la presenza dell'alce dalle tracce di escrementi
Ammazzo pesci e mi lavo via il sangue nell'acqua.
Vedo come l'àstore devasta i nidi
E come il lago svela il percorso della lontra
E so, quando rivolgo lo sguardo alle stelle
Che non sono solo il muschio di zolle infuocate -
Per questo credo al prodigio e alla verità delle profezie.
Per questo credo al prodigio e alla verità delle profezie.

Ogni sera mi chino verso il fuoco
E mormoro preghiere ideate alla svelta.
Ho paura del buio e del rumore del braccaggio -
Ci sono poche cose che io non presenta.
Io esisto, e basta questo perché il mondo esista,
Traggo auspici gettando la corteccia nel fuoco
E vedo in me la Follia e l'Ordine,
Così come nello specchio del fuoco vedo il Caldo e il Freddo -
Per questo credo al prodigio e alla verità delle profezie.
Per questo credo al prodigio e alla verità delle profezie.

Gli uomini sono cattivi, ma ne conosco alcuni buoni.
Non uccidono l'aquila per averne i pennacchi,
E nelle loro anime non si scorge la Razza Vittoriosa.
Dio ama gli Uomini, non l'Umanità o il Popolo.
La paura governa la mente dei rettili,
Ma nel fulgore del sole d'estate
Sui cammini ricoperti d'erba
Il loro andare calmo non lascia tracce -
Per questo credo al prodigio e alla verità delle profezie.
Per questo credo al prodigio e alla verità delle profezie.

Jacek Kaczmarski (1957-2004)