venerdì 17 agosto 2018

Claudio Lolli è andato tra gli zingari felici




Aveva scritto, anni fa, una canzone sull'amore al tempo del fascismo. Se n'è andato in un giorno d'agosto, Claudio Lolli, al tempo del fascismo e della stupidità non più dilagante, ma dilagata, strabordata. In un giorno d'agosto dove a Bologna imperversano le Bergonzoni. Se n'è andato e basta, tra gli zingari felici, in piazza Maggiore, a ubriacarsi di luna, di vendetta e di guerra.