Sì, d'accordo. Avevo detto che per un par di settimane non avrei scritto niente; ma l'attualità ha le sue esigenze cui non è possibile sottrarsi. Perdio.
Mi trovo qui, in piazza di San Piero attaccato ad un fortunoso uai fai, per annunciare al mondo che anch'io, finalmente, ho dato il mio prezioso contributo alla sicurezza. Ora come ora, è una cosa di cui proprio non si può fare a meno, ed è nostro dovere di cittadini far sí che tutti possiamo finalmente dormire sonni tranquilli (a dire il vero, dopo una decina di giorni di trattamento alimentare di mia madre e mia zia i miei sonni sono popolati da rivoluzioni gastrointestinali, incubi vari, mostri alati e visioni di Calderoli in tanga; ma questo è un altro discorso).
Qui al Formicaio (circondario della Piastraia, comune di Campo nell'Elba), dove momentaneamente risiedo (sebbene le ferie siano agli sgoccioli), in quest'anno di grazia e disgrazia 2009, non se ne poteva davvero più. L'invasione di formiche rumene, islamiche, maghrebine & zanzare tigre (notoriamente provenienti da paesi straomunitàri) si era fatta insostenibile, minacciando persino l'esistenza delle formiche nostrane, quelle che all'ingresso dei formicai espongono regolarmente insegne in italiano, che pagano le tasse e che non vendono briciole di pane contraffatte.
Bisognava fare qualcosa.
Ecco dunque che, munitomi della regolare pettorina, anch'io mi son fatto la ronda. Aspetto marziale, sguardo deciso, coscienza intemerata e pronto all'intervento, ho costituito la Ronda der Formiàio per assicurare alle oneste formiche (e persino alle cicale!) itagliane la necessaria sicurezza contro ir degrado operato da formiche estranee che non accettano l'integrazione, girando persino in formiburka.
Era ora di fare qualcosa. Io, modestamente, la facetti.