domenica 7 settembre 2014
Касапаўнд
La foto qua sopra è stata scattata a Lecce, in occasione dell'oceanico raduno di Casapound in corso di svolgimento.
Vi si vede ritratto, con màschia espressione e intelligente cravatta, il leghista Borghezio; cosa del tutto normale, dato che si tratta di un nazista.
Quel che, però, è più interessante, è lo striscione che si vede alla sinistra di Borghezio; quello con "Dmytro presente".
Sinceramente, ignoro chi sia questo Dmytro che dovrebbe essere presente; l'esperienza m'insegna però che, quando si dice di qualcuno che sia presente, usualmente è -in qualche modo- del tutto assente. Dipartito. Morto. Schiatté, insomma.
"Dmytro" è un nome ucraino.
E in lingua ucraina (o rutena, o piccolo-russa) è infatti la frase che segue, che si legge solo parzialmente dalla foto.
La prima parte recita: Бути
войским (in trascrizione: Buty vojskym), cioè: "Essere un guerriero". La seconda parte non riesco proprio a leggerla.
La lingua ucraina sembra, chissà perché, essere diventata parecchio di moda tra fascisti e fascistelli di casa nostra. Anche a Firenze, ad esempio, da qualche tempo troneggia, vicino all'aeroporto di Peretola, uno striscione redatto in ucraino nel quale si dà il benvenuto a un "camerata" in arrivo.
Certo, mi immagino il fascistello di casa nostra cercare di barcamenarsi, col suo spirito guerriero, tra le declinazioni ucraine e le sottigliezze dei verbi perfettivi e imperfettivi.