venerdì 5 settembre 2014

Colpi accidentali



Un giorno o l'altro mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse come fanno a partire i colpi accidentali.

Se un colpo di arma da fuoco è accidentale, ci dev'essere qualcosa che non va nelle armi in dotazione alle forze dell'ordine. Sparano da sole. Basta un refolo di vento, e sparano. Ciononostante, sono precisissime; come è noto, il colpo accidentale non va mai a vuoto. Non si conficca mai nel muro o in un cartello stradale; piglia invece un cristiano, regolarmente, diritto in un organo vitale. 

Cristiano che, come Davide Bifolco, ragazzino napoletano di nemmeno 17 anni, è riuscito persino a farsi ammanettare mentre era già a terra morto, e magari proprio dal carabiniere che lo aveva accidentalmente ammazzato. 

E così pare che in queste ore, a Napoli, ci sia un po' di subbuglio. Accidentale, ovviamente. E' partito un subbuglio del tutto casuale, con delle fiamme che hanno investito una volante della Polizia Accidentale. Ce vedimm' a Fergusònn'.

Quindi, stasera, quando Davide Bifolco, ragazzino qualsiasi su un motorino, arriverà al cospetto dell'Altissimo, o del Bassissimo (non si sa), verrà accolto così: "Toh, un altro Accidentale!" Sembra però che, almeno lassù (o laggiù) non siano previsti posti di blocco né richieste di documenti. Almeno questo.

Spero che farà amicizia, che so io, con Alexis Grigoropoulos. Anche lui un ragazzino morto accidentalmente, assieme a tanti altri. Che andrà a tirare due calci a un pallone assieme a Riccardo Magherini, morto di cazzotti accidentali. Che imparerà qualcosa da Francesco Lorusso, giustiziato accidentalmente parecchi anni fa sotto un portico, a Bologna. Non sarà solo, il ragazzino napoletano. Ne arriveranno altri.