Ho provato a stabilire quali siano le parole-chiave della nostra moderna schiavitù. Detto così, senza preamboli, parrebbe un intendimento a dir poco velleitario; in realtà, tali parole-chiave non sono moltissime, pur non avendo nessuna pretesa che l'elenco seguente sia completo. Credo che la schiavitù di oggi possa essere ragionevolmente ben compresa nelle parole qui elencate; naturalmente, e forzatamente, si riferiscono all'uso che se ne fa attualmente nella lingua italiana anche se tutte ammettono una traduzione in qualsiasi lingua ed un paio sono direttamente in inglese. Le parole non sono elencate in nessun ordine specifico, bensì come mi sono venute via via a mente. Si tratta di:
lunedì 8 giugno 2015
Le parole della moderna schiavitù
Ho provato a stabilire quali siano le parole-chiave della nostra moderna schiavitù. Detto così, senza preamboli, parrebbe un intendimento a dir poco velleitario; in realtà, tali parole-chiave non sono moltissime, pur non avendo nessuna pretesa che l'elenco seguente sia completo. Credo che la schiavitù di oggi possa essere ragionevolmente ben compresa nelle parole qui elencate; naturalmente, e forzatamente, si riferiscono all'uso che se ne fa attualmente nella lingua italiana anche se tutte ammettono una traduzione in qualsiasi lingua ed un paio sono direttamente in inglese. Le parole non sono elencate in nessun ordine specifico, bensì come mi sono venute via via a mente. Si tratta di:
Cannabinoidi.
Pedopornografia.
Degrado.
Legalità.
Eroe.
Futuro.
Decoro.
Alcolometria.
Smart.
Calcio.
Famiglia.
Migrante.
Sicurezza.
Democrazia.
Bellezza.
Fuga.
Parametri.
Economia.
Impresa.
Ottica.
Dio.
Preside.
Campo.
Trasgressione.
Peacekeeping.
Minore.
Eccellenze.
Simbolo.
Angeli.
Nozze.
Radicale.
Strategia.
Riforma.
Sostenibile.
Onore.
Frainteso.
Estremo.
Amore.
Come si può notare,
le parole-chiave della moderna schiavitù non sono generalmente
afferenti a concetti astratti; la creazione e il mantenimento
dell'attuale schiavitù generalizzata, essendo basati non tanto
sull'imposizione quanto sull'inevitabilità che genera al tempo
stesso accettazione e esclusione (qualcosa simile alla “lavagna dei
buoni e cattivi”), hanno bisogno di concretezza esemplificabile. Si
potrebbe obiettare che termini come “bellezza”, “futuro” o
“onore” indicano dei concetti astratti; ma soltanto in teoria,
visto che il loro uso ai fini della moderna schiavitù è, anch'esso,
del tutto concreto e politicamente mirato. Un'altra possibile
obiezione riguarda non tanto le parole incluse nell'elenco, quanto
quelle che, invece, non vi si trovano; l'ovvio esempio potrebbe
essere “lavoro”. Ma ho preferito elencare parole meno ovvie,
essendo peraltro appurato che il lavoro e la schiavitù -e non da
oggi- coincidono pienamente. La natura assolutamente concreta della
moderna schiavitù promana dalla concretezza del profitto,
attualmente spinto al parossismo nella crisi irreversibile di sistema
che stiamo vivendo; è per questo che le parole dell'elenco qua sopra
dovrebbero essere interpretate esclusivamente in senso concreto, vale
a dire ragionando sull'effetto tangibile che il loro uso sistematico
ha sulla nostra vita di tutti i giorni. Cominciandovi a ragionare
sopra, si potrebbe forse cominciare anche a neutralizzarle. Per
questo ce le ripetono, ci bombardano di parole (si pensi solo a
“legalità”, per fare un esempio). L'unica contraerea che abbiamo
è grattare bene la loro patina e andare a vedere che cosa veramente
significhino adesso.