Ritenendosi sicura e consolidata, Maria Banuș sente nostalgia per le sue prime poesie adolescenziali; ha ormai più di quarant'anni, ed è un'età a cui si ripensa alla propria prima giovinezza e ai suoi slanci. La sua storia viene qui captata da Juan Rodolfo Wilcock, che la racconta nei suoi Fatti Inquietanti: rivendicando le sue origini, Maria Banuș scrive infatti una poesia che comincia: Non smetterò, no, di cantare / Il lampo, il sole e l'amore adolescente..., "per poi affermare" -scrive Wilcock- "che queste erano le cose più belle del mondo. Fu immediatamente cancellata dal Registro dei Poeti; dopo qualche settimana venne però chiamata davanti alla presidenza del Consiglio dei Ministri, affinché facesse una ritrattazione. Maria Banush [Wilcock scrive il cognome secondo la pronuncia, ndr] ritrattò in questi termini: 'Ho dovuto trovarmi di fronte alla presidenza del Consiglio dei Ministri, in mezzo agli eroi, ho dovuto vivere attraverso ciascuno dei miei pori, imbevermi pienamente della bellezza e grandiosità dello spettacolo di quegli uomini, per comprendere il mio errore...' L'errore era forse stato quello di non scrivere come il poeta romeno Petre Sascu: ' È domenica; c'è molta gente al centro culturale / I contadini ascoltano, quelli che son potuti entrare. / Il presidente legge le ultime decisioni / Del Comitato Centrale, appena giunte dalla capitale.' "
Fin qui Juan Rodolfo Wilcock, che raccoglie e compila i Fatti Inquietanti negli anni '50 (furono pubblicati originariamente da Bompiani nel 1961, ma ristampati soltanto nel 1992 da Adelphi; credo di avere acquistato una delle primissime copie, o quasi, della riedizione). Nonostante la sentitissima ritrattazione, Maria Banuș non torna nelle grazie del regime, e nel frattempo è diventato segretario generale del Partito tale Nicolae Ceaușescu. I suoi libri vengono ritirati dalle librerie e dalle biblioteche pubbliche; contemporaneamente, però, all'estero si comincia a considerarla una "poetessa dissidente" perseguitata e le sue prime raccolte "adolescenziali" vengono tradotte in numerose lingue. Maria Banuș, alla fine, riesce a trasferirsi in Francia; nel 1987, Alain Bosquet, presentando un suo volume di poesie tradotte in francese, la paragona a Anna Achmatova e a Gabriela Mistral. Questo non poté saperlo, Juan Rodolfo Wilcock; era morto, praticamente dimenticato, a Lubriano in provincia di Viterbo, lo stesso giorno del rapimento di Aldo Moro, il 16 marzo 1978.