mercoledì 22 marzo 2017

Tutti sbirri!



La cosa era nell'aria da tempo. Mancava soltanto la consacrazione ufficiale, che però si è puntualmente avuta ieri 21 marzo 2017, primo giorno di primavera. Fioriscono i prati, sbocciano le margherite e, finalmente sancito anche dalla piazza e dai giòvani, siamo tutti sbirri.

L'attenta osservazione della realtà è una pratica sempre raccomandabile; essa permette, tra le altre cose, di prepararsi per tempo a ciò che verrà. Per quel che mi riguarda, io non ho atteso certamente questa primavera dell'anno corrente, e sono sbirro già dal 2005, come si può vedere dalla foto che mi ritrae mentre, con piglio atlètico, sto passando di corsa il Terzolle.

Certo, nel raccontare le mie avventure da sbirro, la produzione di RIS - Delitti Imperfetti si trovò di fronte a un problema non di poco conto: come dire, non buco il teleschermo, per usare un eufemismo. Decise quindi di farmi interpretare da un signore di bell'aspetto, tale Lorenzo Flaherty; decisione quanto mai opportuna che mi ha permesso, tra le altre cose, pure di baciare un congruo numero di belle donne:


Un'altra gradita conseguenza del mio notevole anticipo nell'essere tutti sbirri, è che ho una mia personale pagina Wikipedia. Ed è inutile qui che facciate tanto gl'indifferenti e i finti modesti: si sa benissimo che ambireste tutti ad averla. Bene, io cellò, e voi no. Cellò da sbirro? E vabbè, mica potevo pretenderla, che so io, come autore di un corso di islandese o come blogger di un non meglio precisato Asocial Network. L'importante è che cellò.

Essere sempre non solo al passo coi tempi, ma saperli prevedere e anticipare. Non passerà infatti molto tempo che saremo chiamati alla tappa successiva: essere tutti Don Ciotti.

Qui, non lo nascondo, avrò un po' più di difficoltà. D'accordo, essere tutti sbirri non è in fondo difficile, ma essere preti antimafia...? E se il mio aspetto ha obbligato la produzione delle mie avventure sbirresche a farmi interpretare dal sig. Flaherty, chi mi toccherà come prete? Terence Hill è già occupato con Don Matteo, disgraziatamente; sarebbe stato perfetto, in quanto riunisce meravigliosamente in sé sia lo sbirro che il prete. 

Se però posso esercitare un'opzione, quando dovremo essere tutti Don Ciotti (senza naturalmente cessare di essere tutti sbirri, va da sé), è la seguente: