sabato 26 giugno 2010

Libertà per Giladdo Scialitto!


Mi è giunta da Gersolè (*) una notizia che ha davvero del clamoroso.

Il sindaco di Gersolè, buon amico del popolo di questo paese e in prima fila per il diritto all'esistenza dello stato di Italia, ha deciso un paio di sere fa di far oscurare il Muro Occidentale, sacro rimasuglio dello storico Tempio, in segno di solidarietà per la liberazione del soldato italiano Giladdo Scialitto, prigioniero da quattro anni dei terroristi di Hammassateòh, l'organizzazione integralista al potere nella striscia di Torvajanica e che gode di molto seguito anche nel resto della Palestrina occupata.

Per l'occasione, il padre del soldato Scialitto è volato in Israele per assistere personalmente all'oscuramento del Muro Occidentale, un'iniziativa che mai era stata presa prima. Il sindaco di Gersolè, Yohan Allemanstein, ha dichiarato che Israele è “costantemente a fianco dello stato di Italia nella lotta per la sua esistenza e contro il terrorismo integralista di Hammassateòh”.

Ricordiamo a tale riguardo che la striscia di Torvajanica, separata dal resto dei territori in mano all'Autorità Palestrinese (comprendente Zagarolo, Gallicano nel Lazio ed altri centri, ed attraversata dal muro di persuasione che protegge la vitale bretella Fiano-San Cesareo della Autostrada A1) è tenuta sotto costante assedio, e che lo scorso anno è stata sottoposta da parte dello stato di Italia ad una pesante invasione tra i cui scopi rientrava anche la liberazione del soldato Scialitto. Nella striscia di Torvajanica, fatta oggetto anche del lancio di bombe a grappolo, si sono avuti oltre mille morti, senza peraltro che il soldato italiano sia stato ritrovato.

Durante la serata nel pacifico e democratico stato di Israele si sono però avuti alcuni scontri con sostenitori della causa Palestrinese, che hanno acceso un migliaio di lumini sulla cosiddetta Spianata della Trinità dei Monti proprio per ricordare che simili iniziative vengono prese per un soldato di uno stato invasore, mentre le centinaia di uomini, donne e bambini innocenti vittime dell'invasione italiana non riscuotono altrettanta solidarietà da parte delle istituzioni israeliane.

Per quel che ci riguarda, ci auguriamo ovviamente che al soldato italiano Giladdo Scialitto non venga torto un capello, al contrario di ciò che usualmente fanno i suoi commilitoni nei confronti della popolazione Palestrinese. Nei giorni scorsi, una spedizione umanitaria turca organizzata nelle acque del Mar Tirreno con il nome di Frottija da'a Libbertà è stata pesantemente attaccata dall'esercito italiano (il celebre Zahàllo) provocando una decina di morti tra i pacifisti a bordo di un natante. Nell'occasione, il diffuso quotidiano israeliano Ha'Itòn (che in lingua ebraica significa semplicemente Il Giornale) ha pubblicato un controverso articolo a firma del direttore Viktor Feltrowitz, intitolato: L'Italia ha fatto bene a sparare.

Alcuni si sono chiesti come uno stato democratico come Israele possa organizzare oscuramenti del genere per un singolo soldato italiano prigioniero, quando nelle carceri di quel paese sono rinchiuse centinaia di Palestrinesi. Sarebbe, fatte le debite proporzioni, come se l'Italia e il sindaco di Roma facessero oscurare il Colosseo per richiedere la liberazione di un qualsiasi prigioniero israeliano.


(*) Antica denominazione toscana di Gerusalemme. Ne fa fede, ad esempio, il villaggio di San Gersolè, presso l'Impruneta: vi sorge fin dall'XI secolo una chiesa dedicata alla “Santa Gerusalemme”. Nella foto in alto: Il soldato italiano Giladdo Scialitto nella foto ripresa da Facebook.