domenica 20 giugno 2010

Metaphysica

L'Osservatore Romano è una di quelle cose che si sentono sempre nominare senza averle mai viste. Nella sua specifica categoria, è del tutto omologo a giornali come Il Popolo (ex quotidiano della Democrazia Cristiana) o L'Umanità (ex organo del PSDI): qualcuno ha mai visto nessuno, a un'edicola, chiederne una copia? Per favore, mi dà la Settimana Enigmistica, Intimità, Tuttosport e l'Osservatore Romano? Eppure, dicono, viene stampato. È, anzi, il quotidiano ufficiale della Santa Sede (abbreviazione: SS). Ha edizioni in varie lingue: ad esempio, la sua esatta traduzione in tedesco (quantomai attuale in questo frangente) sarebbe Römischer Beobachter:


Nonostante tutto questo, essendo -come detto- il quotidiano ufficiale della Santa Sede, il Römischer Beobachter ha pur sempre i suoi fedeli e attenti lettori. Li ha, generalmente, nelle alte sfere politiche di questo paese terribilmente laico e indipendente dalla Chiesa Cattolica, e nelle redazioni di altri giornali che ne riportano sovente gli articoli. Quest'ultimo fatto deve essere sottolineato a dovere: senza il rilancio effettuato da tali altri giornali, ben difficilmente il volgo potrebbe essere a conoscenza di ciò che viene scritto sul diffusissimo e multilingue quotidiano della Chiesa Cattolica. Non lo si vede nemmeno nelle parrocchie. Il parroco, per la sua informazione, legge -a seconda dei suoi orientamenti- la Repubblica, il Corriere della Sera, il Giornale, il quotidiano locale; quando stavo a Livorno, il parroco di S.Giuseppe in piazza 2 Giugno non si faceva mai mancare una copia del Manifesto (NB: quartiere dove, quando ci stavo io, Rifondazione Comunista arrivò al 39% dei voti). Tutto tranne l'Osservatore. Senza che gli altri giornali ne riportassero gli illuminatissimi articoli, osserverebbe una bella sega.

Però, diamine, quando osserva, osserva. Fa delle osservate che levano il pelo. Prendiamo ad esempio questi giorni. Un par di ventiquattrore fa è scomparso uno dei massimi scrittori contemporanei, il portoghese José Saramago; il quale aveva però l'imperdonabile difetto di essere fieramente ateo, comunista, rivoluzionario, graniticamente avverso ad ogni sorta di puttanata soprannaturale. Ebbene, la cristiana vendetta del Römischer Beobachter non si è fatta attendere, a cadavere ancora caldo:

Josè Saramago "è stato un uomo e un intellettuale di nessuna ammissione metafisica, fino all'ultimo inchiodato in una sua pervicace fiducia nel materialismo storico, alias marxismo"; il resto dell'articolo rilanciato lo si può leggere qui, non senza riportare la condanna finale e definitiva pronunciata dall'Inquisitore Osservatore Romano: "Irriverenza a parte, la sterilità logica, prima che teologica, di tali assunti narrativi, non produce - conclude l'articolo - la perseguita decostruzione ontologica, ma si ritorce in una faziosità dialettica di tale evidenza da vietargli ogni credibile scopo".

Vietare ogni credibile scopo a chi non la pensa come loro, a chi si oppone a viso aperto, a chi non ha nessuna paura: il procedimento consueto. La delegittimazione totale. L'assenza di metafisica. Tutto questo, va osservato, in un momento in cui il diretto interessato, oramai, non può più rispondere. L'unica parola appropriata che mi viene a mente è: pusillanimi. Attendono che l'avversario sia del tutto incapace di una risposta, e colpiscono. Il Pugnalatore Romano. Agnosco stylum Romanae Ecclesiae.

Tutto questo proprio quando la Chiesa Cattolica ci offre, come del resto tutti i giorni, un mirabile esempio della sua Metafisica:



ROMA - Improvvisa svolta nell'inchiesta sui "Grandi Eventi" e gli appalti per il G8 alla Maddalena. Il cardinale Crescenzio Sepe e l'ex ministro delle Infrastrutture Piero Lunardi sono indagati. A entrambi è contestato il reato di corruzione. L'avviso di garanzia è stato emesso dai pm di Perugia Alessia Tavarnesi e Sergio Sottani. L'arcivescovo di Napoli e l'ex ministro sono indagati in due diversi tronconi dell'inchiesta.

Per il cardinale Sepe, l'indagine riguarda in particolare la ristrutturazione e la vendita di alcuni immobili di Propaganda Fide nel 2005. Operazioni nelle quali risulterebbe coinvolto il costruttore Diego Anemone, considerato personaggio centrale dell'inchiesta sui Grandi Eventi. Il sospetto degli inquirenti perugini è che l'arcivescovo di Napoli abbia ricevuto in cambio dei favori. Secondo una fonte vaticana citata dall'agenzia Ansa, il cardinale è sereno: "Aveva già dato la sua disponibilità a parlare con i magistrati di Perugia", spiega la fonte. "Lo farà e chiarirà la sua posizione".


Riferendo ai magistrati sull'ormai famoso appartamento in via Giulia, a Roma, il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso
aveva dichiarato 1 che era stato proprio il cardinale Sepe a procurargli la sistemazione, dopo un periodo di permanenza in un istituto ecclesiastico i cui orari erano incompatibili con le esigenze dello stesso Bertolaso. Per quanto riguarda Lunardi l'accusa fa riferimento alla ristrutturazione e alla vendita di un immobile. In entrambe le operazioni sarebbe coinvolto l'ex presidente del Consiglio dei lavori pubblici Angelo Balducci, tuttora detenuto. In un'intervista a Repubblica 2, l'ex ministro aveva ammesso e difeso lo "scambio di favori" di cui era stato protagonista quando era titolare delle Infrastrutture e dei Trasporti.

L'ATTUALE arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, 67 anni, dopo aver trascorso una vita nella diplomazia vaticana, è diventato nel 1992 segretario della Congregazione per il Clero. In questo ruolo ha cominciato a farsi conoscere come abile organizzatore di grandi eventi. Ha promosso, tra l'altro, gli Incontri Internazionali dei sacerdoti di tutto il mondo in preparazione al Giubileo del 2000 a Fatima e a Yamossoukro.

In qualità di Segretario della Congregazione per il Clero, ha organizzato inoltre tutte le celebrazioni per i trent'anni della "Presbyterorum Ordinis" e per il cinquantesimo di sacerdozio di Giovanni Paolo II.
Grazie a questi meriti, il 3 novembre 1997 è stato nominato Segretario Generale del Comitato e del Consiglio di Presidenza del Grande Giubileo dell'Anno 2000. Ha dunque seguito in prima persona l'itinerario di preparazione all'Anno Santo, collaborando tra l'altro con Angelo Balducci, indagato nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti del G8, e Guido Bertolaso, entrambi coinvolti - per parte italiana - nella preparazione del Giubileo.

Il 9 aprile 2001 Giovanni Paolo II lo ha nominato Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, ex Propaganda Fide, il dicastero più ricco di tutta la Santa Sede e attraverso cui transita il denaro per le missioni in tutto il mondo. Poco dopo anche Balducci è diventato consultore della Congregazione.

Eccoli dunque, gli scopi credibili e altamente metafisici di questi signori, di quelli che condannano Saramago non soltanto alla dannazione, ma alla delegittimazione eterna (tra gli sberleffi di tutto il mondo civile, peraltro). Tali scopi hanno un nome ben preciso:

DENARO
MONEY

ARGENT (POGNON, FRIC)

GELD

DINERO

DINHEIRO

ΧΡΗΜΑΤΑ

ДЕНЬГИ

PENGAR

FEZA

BANI