mercoledì 6 luglio 2011

Die Nacht der langen Zensuren


Ci cianciano, ancora, di stato di diritto.
Poi, dopo un po', eccoli con la Costituzione.
Articolo 25 della suddetta: "Nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge."
Già nel vecchio Statuto Albertino si diceva: "Niuno può essere distolto dai suoi giudici naturali" Questa espressione significa la proibizione assoluta di costituire tribunali straordinari; non per niente, uno dei primi provvedimenti del regime fascista fu la costituzione del "Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato".

Il potere dato all'AGCOM è, nel suo specifico campo, quello di un tribunale speciale completamente slegato dal giudizio ordinario di legge. Si legga a tale proposito l'articolo, lucidissimo, di Kelebek. Un semplice organo amministrativo, perché tale è l'AGCOM, sostituisce in tutto e per tutto la "giustizia" in quanto i suoi tempi non sono compatibili con quelli del mercato.

Organi amministrativi che assumono funzioni di controllo e repressione in modo del tutto arbitrario; totalitarismo senza più maschere. Il mercato regna e non desidera più fastidi. Il principale fastidio è la Rete, e dev'essere messa sotto controllo, a tutti i costi; non per niente, il potere dato all'AGCOM è, in sostanza, l'applicazione di una direttiva europea.

E allora si capisce bene perché è necessario opporsi con tutte le nostre forze a questo disegno. La cosa va anche ben al di là della semplice soppressione arbitraria di siti internet. Si tratta di qualcosa di molto, molto più grande, e non dobbiamo fargliela passare. Hanno paura. Una paura folle. Si legge "diritto d'autore", ma significa "bavaglio".