domenica 23 marzo 2014
Sapere di Paolo da Daniele
In questa foto, scattata circa un'ora e mezzo fa, c'è un signore che suona il sassofono. Si chiama Daniele Sepe e lo sa suonare parecchio, ma parecchio bene. Stasera è venuto a suonarlo, col suo gruppo, a Firenze. In un posto che il sottoscritto conosce parecchio, ma parecchio bene.
Durante la cena, prima del concerto, Daniele Sepe mi era seduto proprio accanto. Si chiacchierava. Avevo tirato pure fuori i "Fratelli di Soledad", presi oggi in biblioteca. A un certo punto mi dice che oggi era un giorno speciale: un amico suo usciva da non si sa quant'anni di galera.
Mi è venuto da versarmi un mezzo bicchiere di vino per brindare a questo suo amico; Daniele Sepe beveva Coca Cola. Poi ha detto chi era questo suo amico. Era Paolo. E, allora, sono praticamente saltato per l'aria; e il bicchiere è diventato pieno. Paolo è libero. Paolo in galera non ci sta più.
Magari vi potreste chiedere chi sia questo Paolo. Ma, a volte, io ho uno strano senso di pudore. Sono felice, e volevo dirlo; ma credo che siano notizie che, nella loro interezza, vadano date perbene da chi esce di galera. E da chi gli è più vicino. Io non sono niente e nessuno.
Però avreste dovuto sentire il boato di quel posto dove Daniele suonava, quando anche dal palco ha ripetuto che Paolo era stato liberato. E l'ha detto, il cognome, se l'ha detto! Ecco, queste sono le cose che mi fanno ancora stare al mondo come dico io.
Maledetta galera, maledetti mandaingalera, che possiate scomparire in un abisso senza fondo.
Poi, due ore e mezzo di musica senza pari. Che a Paolo sia arrivata. Siano arrivati Charles Mingus, gli Area, Sonny Rollins, la Tammurriata Alli uno, alli rùi. E anche "E la luna bussò" reinterpretata da Daniele Sepe: un capolavoro. Ci sono stato, sotto una galera, a sentire e vedere suonare per chi era dentro. Con altoparlanti che sparavano musica da abbattere quelle mura di merda mentre le guardie facevano le ronde. E quel giorno, dentro c'era un amico mio, un compagno nostro.
Quella stessa musica la risentivo stasera per Paolo che è fuori. Musica che sgretola!