giovedì 20 novembre 2014
Sprèi antagonista
Nella foto sopra sono raffigurati alcuni esemplari dei peperoncini più terrificanti del pianeta Terra.
Non sto esagerando, niente affatto. Per i palati non allenati e non in vena di quello squisito e piacevolmente estremo masochismo che è caratteristica dei capsicòmani, qualche frammento di uno qualsiasi di questi peperoncini potrebbe risultare pressoché mortale. Sono tutti di origine sudamericana e asiatica.
Si prega astenersi, vivamente, da qualsiasi pappardella "calabrese" o roba del genere. Nella scala Scoville, il più piccante dei peperoncini calabresi è acqua fresca, in confronto a questi qua.
Il problema, come dire, è che la foto non proviene da qualche fonte in Rete, da Wikipedia, o da un sito specializzato; l'ho scattata io di persona, una mezz'oretta fa a casa mia, e i peperoncini sono adagiati su un foglio di Scottex sopra il piano della cucina a gas.
Questo qua sopra è un Moruga Yellow Trinidad Scorpion.
Fino al 2013 ha detenuto, sia nella variante gialla sia in quella rossa, il record di peperoncino più piccante del mondo. Ha raggiunto la gradazione di 2.000.231 SHU (Scoville Heat Units); per fare un raffronto, le mammolette calabresi raggiungono a malapena i 16.000 SHU. Nel 2013 è stato scalzato dal trono da un peperoncino statunitense, il Carolina Reaper; ne ho avuti tra le mani due o tre lo scorso anno, ma quest'anno non se n'è vista l'ombra, ohimé.
Del Trinidad Scorpion, comunque, Wikipedia dice: " La sua piccantezza è così pericolosamente alta (il succo capsico ha persino irritato le mani dei ricercatori passando attraverso i guanti in lattice) che l'assaggio, suggeriscono gli studiosi, dovrebbe essere fatto con estrema cautela."
Sappiate che, stasera, me ne sono mangiato mezzo di un esemplare identico a questo, condendoci un piatto di pasta mista al pomodoro e cipolla. Trentacinque anni di assuefazione. È un'esperienza mistica, sublime. L'LSD gli fa una sega. Si diventa prima gialli in faccia, poi sul verdognolo, poi sul rosso acceso. Si comincia a lacrimare come fontane, e a perdere abbondante liquido dal naso. Non si sentono "vampe": si sente l'assoluto. Il tutto mantenendo una rigorosa calma. Al termine del piatto mortale, un po' di vino, un sorso d'acqua e una fetta di pane.
Tutto questo tra le mani di un noto antagonista, di quelli che fanno ammattire Matteino, Giorgino, Angelino, Salvino e tutti gli altri, dovrebbe far preoccupare seriamente le autorità; specialmente in questi frangenti, dove pare che le forze dell'ordine stiano per essere dotate del famoso sprèi al peperoncino.
Come si può vedere, gli antagonisti si stanno attrezzando, assuefacendosi alle dosi più micidiali dei più mortiferi peperoncini del pianeta. E' oramai noto alle Qvestvre che in parecchi centri sociali si stanno allestendo vere e proprie piantagioni di peperoncini di distruzione di massa (i già citati Trinidad Scorpion e Carolina Reaper, i Naga Morich, gli Infinity, gli Habaneros e roba del genere). Ben presto potrebbe essere avviata una produzione, artigianale ma efficace, di sprèi antagonista, anche se, ovviamente, sogno di ogni militante sarebbe quello di infilare un Trinidad Scorpion nel culo al manganellatore in divisa di turno.
Si assisterebbe in tal modo a curiosi balletti di piazza, la solidarietà di Alfano sarebbe alquanto imbarazzata (vi immaginate quell'individuo che, in conferenza stampa, esprime il suo sentito appoggio agli agenti fatti vile oggetto di un peperoncino nell'orifizio anale?) e il consueto esponente del SAP potrebbe aggiungere ben due milioni di Scoville agli oramai classici 1200 euro al mese.