giovedì 14 aprile 2011

Vittorio Arrigoni libero!


L'unica cosa da fare, di fronte a questa immagine, è fare tutta la pressione possibile su Hamas perché si adoperi per la liberazione immediata di Vittorio Arrigoni. Pressione che è possibile esercitare anche dal proprio piccolo blog. Nulla di intentato. E, soprattutto, per favore, nessuna profonda analisi, e nessuna giustificazione di sorta per i pezzi di merda bigotti che lo hanno rapito. Basta.

Vittorio, a Gaza, non c'è solo per aiutare, per cooperare. C'è per dare fastidio, come Enzo Baldoni. C'è per dire quello che non si può dire, come ha fatto fino a poche ore fa. Non a caso era stato fatto target per essere ucciso. Dagli israeliani invasori. Bersaglio sia per gli invasori nazi-sionisti, sia per il gruppo ultraintegralista dei Salafiti. Bersaglio per tutti coloro che vogliono soltanto guerra, e guerra, e guerra.

Dichiaro fin da ora che non me ne frega un cazzo né di eventuali attente disamine sui Salafiti, di chi siano, di quali scopi abbiano. Già ci toccherà sorbirci il vomito dei cialtroni nostrani, di ogni risma; non intendo sorbirmi anche quello dei bruciori filointegralisti di chicchessia. Di fronte a una persona come Vittorio Arrigoni c'è soltanto da alzarsi e togliersi il cappello; uno che piglia e va, rischiando la vita per chi non ha voce.

Non intendo sentire lezioncine magistrali, sarcasmini da salotto, avvitamenti sociopolitici, e quant'altro. Altrimenti un Vittorio Arrigoni va bene se lo vogliono ammazzare gli israeliani, e non va più bene se invece lo vogliono ammazzare gli ultraislamisti o che cazzo sono. Noto fra l'altro che, ancora una volta, il gruppuscolo va a colpire proprio chi sta realmente cercando di fare qualcosa. Di Gaza non se ne parla più; ora vanno di moda le primavere. Ma a Gaza è inverno da anni, e inverno quotidiano.

Bersaglio perché informa. Bersaglio perché porta concretamente una solidarietà internazionale alla popolazione di Gaza stremata dall'infinito assedio sionista e del suo esercito. Bersaglio perché ha capito benissimo la vera e propria comunanza di intenti tra i due apparenti "estremi". Tipo questo gruppuscolo che, sotto i deliri della "corruzione morale", agisce contro Hamas esattamente come Israele. E quando i fini politici sono gli stessi, è legittimo sospettare anche una qualche forma di comunanza più che fattiva.

Vittorio Arrigoni, e con lui tutto l'International Solidarity Movement, è una persona che fa scomodo a tutti. Deve essere liberato subito. Deve tenere duro. Lo scopo è quello di sbarazzarsi di lui, perché la sua morte sarebbe graditissima anche dalle parti di Tsahal e del Mossad. Non dobbiamo permetterlo. E un sentito vaffanculo a tutti i giustificatori in panciolle di coloro che fanno soltanto sporchi giochi, e neppure così tanto poco chiari, perché a Gaza e altrove non cambi realmente mai niente.

Il popolo di Gaza è quello che scrive in sovraimpressione, sul video di Vittorio diffuso su YouTube, i suoi veri sentimenti: "Il popolo di Gaza si dispiace per quello che questi bigotti hanno fatto a Vittorio. Siamo sicuri che sarà presto libero e salvo." E con questo, spero, sono serviti anche i razzistelli nostrani, gli islamofobi da due soldi bucati, i gli stupidi sofisteggianti che non capiscono che il rapimento di una persona come Vittorio Arrigoni serve soltanto ai nemici di Gaza e della pace, sia quelli con la stella di David che quelli con le spade di un finto islam. Il vero dio di entrambi non si chiama né YHWH né Allah, ma guerra.

Vittorio libero ora!
Free Vittorio now!