Pochi minuti fa, la giornalista di Repubblica Laura Montanari, autrice del "blog d'autore" Altre Frequenze da cui è tratta la notizia che mi ha spinto a scrivere il suddetto post, ha fatto esattamente quella famosa cosa tanto semplice e tanto difficile al tempo stesso: ha afferrato la cornetta del telefono (ammesso che i telefoni abbiano sempre le cornette, ma questo è un altro discorso) e mi ha chiamato sul quel numero che, sotto il titolo di questo blog, campeggia in bella mostra e pronto all'uso da parte di chiunque lo desideri (anche per insultarmi; qui dentro, a differenza di "Facebook", si può anche esprimere disapprovazione, ed in modo del tutto libero; basta farlo con nome e cognome, e per telefono. O addirittura di persona: abito a Firenze, in via dell'Argingrosso al numero 65/C, quartiere Isolotto).
È stata, invero, una telefonata assai gentile ed amichevole, durante la quale Laura Montanari ha tenuto a dirmi che, per scrivere il blog, non prende manco un soldo; in pratica, lo tiene come una sorta di attività di volontariato.
Ne prendo volentieri atto; e poiché le ho lanciato un'accusa non vera, lo dichiaro a chiare lettere chiedendole scusa; e, assieme a lei, anche ai suoi colleghi che tengono analoghi "blog d'autore". Mi sembra il minimo che posso fare.
Con tutto, rinnovo il ringraziamento a Laura Montanari per il suo gesto che mi ha fatto veramente un enorme piacere; e me lo avrebbe fatto anche se mi avesse telefonato in modo meno gentile.