Comunque la si voglia mettere, piaccia o non piaccia, lo si legga o non lo si legga (ah, a proposito: un gran saluto all'Olmoti Giorgio! Comunque 'e gli è inutile che tu faccia: fra i cazzoni e le cazzonesse planetarie di Feisbuk io non ci vengo), sarà ben difficile che questo blog sia frequentato da quindicenni o altre bimbette in età (pre)puberale. Ma, per una volta, sarà bene fare un'eccezione è trasformare momentaneamente l'Asocial Network dal nome grecheggiante in Topa Ghèrl.
A che cosa mi riferisco? Ad un episodio, avvenuto qualche giorno fa, e che è stato peraltro abbondantemente ripreso sia in rete che altrove. Lo sintetizzo in poche parole. Top Girl, rivista edita da Mondadori (e tutti sanno a chi appartenga attualmente la Mondadori) ed il cui bersaglio (sempre bene tradurre alla lettera le parole inglesi, tipo appunto target) sono giustappunto le italiche adulescentulae di età compresa, diciamo, tra i dieci/undici e i sedici/diciassett'anni, ha pubblicato di recente un “reportage” intitolato così: La carica dei neofascisti. La rivista, com'è facile immaginare, si occupa generalmente di sentimenti, bellezza, bonazzi & mode: e 'sti neofascisti che fanno la carica, e che carica, rientrano senz'altro nel novero delle mode di quest'ultimo tempo. In mezzo alle tonnellate di pubblicità presenti sulla rivista, la direttora (tale Annalisa) ha infilato ben sei pagine, corredate di foto, su quei bravi e fighi ragazzotti di Forza Nuova presentandoli come giòvini che danno un senso alla loro vita; e giù ammiccanti accenni ai loro vestitini, ai loro tatuaggi, agli occhialoni da sole che portano; insomma, per farla breve, una giustificazione in piena regola alla loro violenza, allo squadrismo visto più o meno come un'attività sportiva, alla donna vista come mogliemmàdre, agli immancabili valori. Uààààu! Una roba proprio cool, 'sto nazifascismo. Ci sarebbero naturalmente tante cose da rispondere a questi cialtroni, a queste cialtronesse; un modo senz'altro efficace e ben argomentato lo ha scelto ad esempio Femminismo a Sud; il link è d'obbligo.
Qui, invece, si è leggermente più merdoni. Proprio per questo si è voluta questa temporanea trasformazione in Topa Ghèrl, e proprio il giorno dopo in cui quei ragazzi tanto cool (ma vadano tutti a fa' in cool, giustappunto!) hanno, proprio da queste parti, devastato il centro sociale “Il Pozzo”, nel quartiere delle Piagge a Firenze, che fa capo ad un parroco cattolico, don Santoro, da anni impegnato per l'integrazione e contro il razzismo e l'emarginazione; due sere prima, invece, a Lucca (città dove i ragazzi che danno un senso alla loro vita sono ben presenti con tanto di sede), la libreria Baroni è stata ugualmente mezza devastata con tanto di svastiche, slogan omofobi ed altri bellissimi valori del genere. Senza contare, nei mesi scorsi, le aggressioni neofasciste a Prato e Pistoia, peraltro piuttosto ben protette dalle fozzedellòddine.
Trasformiamoci quindi in Topa Ghèrl e indirizziamo un messaggio comprensibile alle figliolotte che, eventualmente, comprano quella puttanata di rivista che le vorrebbe tutte standardizzate, tutte dedite esclusivamente allo Scamarcio di turno, tutte pitturate come mercato vuole, e magari, perché no, future fidanzatine e mogliettine di màschi italici giovinotti, pronte poi ad essere pestate a sangue e stuprate tra le mura domestiche da chi organizza e fa il pogrom contro il rumeno.
Ehi, dunque, topa ghèrlz! V lo diko io ki sono qs merdosi squadristi, kn le loro testoline di kzz + o – rasate, koi lr vlr tradizionali, koi loro antiaborti ke srbb stt meglio se l'aborto lo avessero ftt le loro mmcc troje ingravidate dai loro bb bekki. Sn gli stss di tnt e tnt anni fa. Di qn gli stss raga, mgr kn meno tatuaggi ma kn la stss violenza abbinata a 1 qznt di intelligenza pari a qll di un karciofo, si dvrtvn a fr le stss kose di ora: pestare devastare bruciare incendiare imbrattare. Smpr gli stss al srvz dl solito potere di mrd, ke i lr valori sn qll di essere i servi del padrone. Servi ubbidienti, gnz, fiki, kn le belle monturine, il lr dio di mrd sempre in bkk, la sopraffazione, e soprattutto kose vekkie kome il mondo presentate kome nuove. Se st tlment idiote da kaskarci ankora 1 volta, se st tlmnt rinkretinite da sbavare x qst koglioncelli ke, x altro, al 1° kasino vero skppn kome konigli, beh, nn sppm ke dirvi; se, poi, st kosì fave persino da komprare qll rivista ke v vrrbb trasformate tutte in oggettini pronti per essere preparate al trombìo prokreativo (e zitte snnò iddìo vi fùrmina) kn la skusa delle mode, del tatuaggino e del panta a vitabassa ke + bassa nn si può, kominciate a (ri)fare 1 kosina ke, tempo fa, tnt e tant vs koetanee facevano: ribellatevi.
Ché, per fortuna, non siete tutte quante così. Ché, nonostante tutto, di ragazze di quindici o diciassett'anni che invece di comprare Topa Ghèrl lasciano un sabato sera di soldini per darli a dei compagni denunciati perché attaccano dei manifesti, mentre i ragazzotti valorosi che pestano e devastano viaggiano non solo a piede libero, ma ben protetti dagli sbirri, ce ne sono ancora, e tante. Lasciatela nelle edicole, quella rivista del cazzo che vi imbruttisce come ragazze e come esseri umani; ché la bellezza non è nell'essere al top di lorsignori, ma nell'essere se stesse e nel gridarlo al mondo.
Nella foto: una delle immagini pubblicate da "Top Girl" ritoccata da alcuni militanti antifascisti.