Qualche schifoso e infame pezzo di merda, forse conoscendo la mia totale avversione nei confronti di quella emerita stronzata da cialtroni chiamata "Facebook", ha pensato bene di aprire una falsa pagina a mio nome, mettendoci la stessa mia foto che compare su questo blog, ma con una data di nascita inesatta e un indirizzo email fake.
A questo modo, naturalmente, l'inventore di questa bella pensata avrà pensato, nella sua infinita idiozia, di "sputtanarmi" o chissà cosa; tipo: "Avete visto? Il nemico di Facebook si è fatto la sua brava paginetta! Bella coerenza, ma del resto lo si sapeva, l'ABC della sinistra e pititì e patatà." Beh, comunque vada, questo povero deficiente (o poveri deficienti) si sbaglia/no, e di brutto.
Avendo avuto modo di vedere la falsa pagina, ho visto che diverse persone che conosco vi si sono iscritte. Questa cosa ovviamente non è rivolta a loro, che non ne hanno nessuna colpa (o almeno così spero). Mi spiace soltanto che queste persone si siano lasciate abbindolare; spero di risentirle per telefono o per altra via che non sia quella di quella ignobile puttanata di Facebook.
Ma poiché l'intento era probabilmente quello di dimostrare la mia "incoerenza", mi pregio di dire all'escogitatore di questa encomiabile trovata che stavolta gli/le darò piena soddisfazione, in quanto sarò incoerentissimo. Nel senso che, del tutto incoerentemente con quel che di solito penso, stavolta andrò a fare un bell'esposto all'Escopost per appropriazione indebita di identità. Avverto che si tratta di un preciso reato penale denominato per l'appunto "Usurpazione di identità". Martedì mattina, alla riapertura dei relativi uffici mi recherò alla Polizia Postale di Firenze, sita in via della Casella al n° 19; del tutto casualmente, si trova a non più di 400 metri da casa mia.