Sono quindi ufficialmente imputato di quanto segue, in base al procedimento n° 13754/07 istituito dal Pubblico Mi(ni)stero, dott. Ubaldo Nannucci:
FIRENZE
Sede di Viale Lavagnini 31
Il Pubblico Ministero
Visti gli atti del procedimento n. 13754/07
nei confronti di (...omissis...) I) VENTURI RICCARDO, nato a Firenze il 25.09.1963 a FIRENZE residente in FIRENZE, VIA TOZZI 3 (*) in ordine al reato di cui al foglio allegato
IMPUTATI:
del reato di cui all'art. 18 I parte e III co. TULPS per aver manifestato contro il divieto imposto dall'amministrazione comunale sull'esercizio abusivo di lavavetri, effettuando attività di volantinaggio nei confronti degli automobilisti seguita da attività di lavavetri, senza averne dato avviso almeno 3 giorni prima al Questore di Firenze (**).
Reato commesso in FIRENZE, piazza della Libertà, 28.08.2007
(*) Vecchio indirizzo, ancora non si sono aggiornati (ndr)
(**) Si noti che l'ordinanza anti-lavavetri dell'ex assessore Graziano Cioni, poi impantanatosi in ben altri guai giudiziari, era stata emessa la mattina dello stesso 28 agosto 2007. Come avremmo fatto a dare comunicazione di una manifestazione contro una data ordinanza tre giorni prima che fosse stata emessa, è un pubblico mistero.
Sono quindi stato, assieme ad altri cittadini, rinviato a giudizio per lavavetrismo abusivo.
In attesa del processo, che non promette affatto di essere quello "del secolo" ma, comunque, uno dei più ridicoli che siano mai stati istituiti in questa città (ed al quale presenzierò, ché un'occasione del genere non me la perderei per nessuna ragione al mondo), debbo fare alcune considerazioni.
1) Adoro un geniale lavavetri, non so originario di dove, che si è sistemato ad un semaforo cruciale della città, ma esattamente sul confine tra il territorio comunale fiorentino e quello di un altro comune. Quando vede passare un'auto dei vigili, anche se oramai l'ordinanza mediatica cioniana per la quale sono tratto davanti alla giustizia è "bucherellata" un po' ovunque (e l'assessore ha terminato ex abrupto la sua carriera politica ad un passo dal culmine, e bordancùlo!), fa un saltello (oplà) e si sposta nel territorio del'altro comune, continuando imperterrito a lavare i suoi vetri.
2) L'unico processo per violazione dell'ordinanza anti-lavavetri sarà istituito contro dei liberi cittadini italiani che stavano manifestando solidarietà a delle persone per lo più clandestine, prive di qualsiasi diritto giuridico a parte quello all'espulsione.
4) Alla lettura della sentenza, spero che il giudice mi rivolga la fatidica frase: "Imputato, alzatevi!" Al che mi sarò già premurato di alzarmi un minuto prima.
- Non posso, Vostro Onore!
- E perché?
- Perché son già ritto!