giovedì 1 ottobre 2009

Pipparco il Feisbucchista


Mi spiace dover momentaneamente interrompere il neonato Supernatural Voyage Inc. per l'ennesima pappardella sulla "mia" oramai celebre (e noiosissima, oltre che stupida) falsa pagina "Facebook". Giuro però che questa sarà l'ultima volta che ne parlo qui dentro; insomma, una cosa definitiva.

Quello che vedete è uno screenshot (gentilmente inviatomi da una persona che ringrazio) della "mia" falsa pagina Facebook; credo che risalga, se non proprio ad oggi, ai giorni appena scorsi. Parto quindi con la solita, trita & ritrita raccomandazione: questa pagina non è mia. Non vi ho nessun accesso e la persona, o le persone, che la "gestisce/ono" non hanno niente a che fare con me. Si tratta, quindi, di una pagina falsa.

Espletato il compitino, passo ad alcune osservazioni e considerazioni.

Innanzitutto, quella che si vede come "immagine" dovrebbe essere, secondo l'autore o gli autori della pagina (ho un forte sospetto che si tratti di almeno un paio di persone), una mia caricatura. Ci sono gli occhiali tondi e il doppio mento (che in realtà è il prognatismo tipico della famiglia Venturi per linea maschile). Certo, che se il presupposto umorismo di certa gente si esplica con queste cretinate da seconda elementare, non posso che prenderne atto e allargare le braccia; d'altronde, ognuno spreca il proprio tempo come più gli aggrada, anzi, pardon, come gli punge vaghezza.

Indi di poi, dovete sapere che io sono nato il 25 settembre, non il 29 come indicato nella pagina. Nella vita ci sono delle consolazioni, e per me una di queste è di non condividere il compleanno con Silvio Berlusconi, bensì con Sandro Pertini (e, sia detto per inciso, anche con Zucchero "Sugar" Fornaciari, Claude Perrault, Jean-Philippe Rameau, Lu Hsün, William Faulkner, Luciano Salce, Delia Scala, Karl-Heinz Rummenigge e Catherine Zeta-Jones). Un'occasione comunque per ringraziare chi mi ha fatto gli auguri per il compleanno, anche se quattro giorni dopo; gli auguri fanno sempre piacere.

Un'altra majuscola prova di humour è data, come si può osservare, dalla risposta data a Lello Vitello (persona che è a conoscenza della non autenticità della pagina): Questo non è il vero Lello Vitello: è Lello Agnello! Gesummaria. Sono più divertenti i pizzini di Provenzano. C'è poi un "non so che" che dovrebbe parlare di una mia avventura su una piattaforma petrolifera brasiliana (cosa che ho raccontato a non molte persone; e questo restringe abbastanza il campo dei presupposti umoristi autori della pagina). Altro non saprei dire, perché ovviamente non posso accedere alla relativa pagina.

A questo punto dovrei esprimere il consueto "dispiacere" per tutte le persone che sono entrate nella pagina, hanno richiesto l'amicizia, e compagnia bella. Ma a questo punto non so proprio che farci. Se non si accorgono da sole che non sono io, e conversano amabilmente e amichevolmente con qualcuno che non sono io senza rendersene minimamente conto, vuol dire che si contentano così. Se invece non si contentano, agguantino la cornetta del telefono e mi chiamino al numero 339-4723095. Un numero, come sapete, assolutamente riservatissimo. Altrimenti séguitino a chiacchierare con chissà chi.

Non so esattamente che cosa l'autore o gli autori di questa stupefacente iniziativa si proponga, o si propongano. Farmi una caricatura? Prendermi in giro? "Sputtanarmi"? Nelle prime due ipotesi, direi che piuttosto stanno riuscendo a fare una perfetta caricatura di se stessi, come neppure io sarei capace. Nella terza ipotesi, se c'è una cosa di cui ho fatto collezione durante tutta la mia vita, sono gli sputtanamenti. Come portare acqua al mare o coal to Newcastle, come si dice in Inghilterra. Ergo, si accomodino pure. Possono contare anche sulla mia gentile e competente collaborazione: basta che mi scrivano o mi telefonino e potrei dare loro delle indicazioni, o delle istruzioni. Si vede che, in fondo, sarebbe loro ambizione essere o diventare Riccardo Venturi. Ma sono, almeno per ora, dei principianti. Per essere Riccardo Venturi, ci vuol ben altro che una paginetta Facebook; però, se almeno ci si vogliono un po' avvicinare, consiglio loro di rivolgersi direttamente all'originale.

Magari, chissà, vogliono pure "attirarmi" o roba del genere. No pasarán. Riccardo Venturi, quello vero, non è una persona disponibile a entrare nella Facebook-Jugend. Capisco che, per certuni, oramai questo sia considerato un obbligo, un dovere: guai a restarne fuori. Ti metti fuori dalla NSFAP (National-Sozialistische Fäisbuch Adepten Partei). Sei un asociale, e come tale devi essere omologato, oppure eliminato. Effettivamente, tutta questa squinternata storia ha un deciso retrogusto di nazismo, ma di quel buffo, ridicolo nazismino insito nei capricci dei bambini o dei vegliardi. In effetti, proprio con dei bambini o a dei vecchi scemi ho l'impressione di avere a che fare; e con questo chiudo. Di fronte all'idiozia infantile, o senile, la sola cosa da fare è lasciar benevolmente perdere e passare ad altro.

Se proprio l'autore della paginetta sente come imperativo categorico quello di fare il Plutarco, e fabbricare vite parallele, si rassegni e cerchi di migliorare non dico il suo greco classico, ché proprio non ce lo vedo alle prese con gli aoristi terzi, i genitivi assoluti e l'uso dell'ottativo obliquo, ma il suo italiano e, più che altro, la sua malriposta intelligenza. Per ora, al massimo, è un povero Pippo, altro che Pluto. Pipparco il Feisbucchista. E si sa bene che Pippo è felice perché si fa le Pippe.

POST SCRIPTUM

Da ulteriori informazioni ricevute, sembra che il finto o i finti "riccardoventuri" siano proprio scesi alla guerra contro il sottoscritto. In una risposta data a una persona che avvertiva sul "wall" della pagina che si trattava, appunto, di una pagina falsa, le hanno dato la seguente risposta: "Anche tu sei falso.. oltre che scemo. Che vuol dire che una pagina è falsa? E poi cos'è falso è cos'è vero con Riccardo Venturi?" Mi pregio di spiegarglielo, o di spiegarlo loro in due parole.

Quel che è vero con Riccardo Venturi è che sta un paio di montagne sopra la loro piccineria e meschinità da piccoli anonimi, da
trollettini che non hanno trovato di meglio per sfogare il loro livore e, in definitiva, la loro solitudine. Buon pro gli faccia! Nel frattempo, credo che la miglior cosa da riservare a questi individui -sempre che non esagerino insultando altre persone con il mio nome, cosa che potrebbe anche farmi decidere di agire altrimenti- sia un sorriso e una pernacchia.