Antonio Claudio Scajola, da Imperia, già incriminato nei primi anni '80 per concussione ed anche alcun tempo ingabanato, nel luglio del 2001 era ministro dell'interno. Genova, G8, Giuliani. Le tre "G" di una delle peggiori infamie di questo paese.
Fu lui a dichiarare tranquillamente di avere autorizzato le forze dell'ordine ad aprire il fuoco sui manifestanti qualora avessero tentato di entrare nella Zona Rossa. Altre furono le zone rosse, di sangue. Piazza Alimonda, la scuola Diaz. La macelleria messicana.
Poi si accorse di quel che aveva detto, in uno strano momento di sincerità, e ritrattò.
Poi si distinse per aver definito un rompicoglioni il defunto professor Marco Biagi. Esattamente un rompicoglioni desideroso solo del rinnovo del contratto di consulenza. Un altro momento di sincerità estrema, probabilmente; ed una sincerità che getta molta luce sullo "Stato" e sui suoi "servitori". Il professore che, con il suo non malpagato contratto di consulenza, contribuisce a mandare al precariato tutto un paese. Il professore che, sentendosi in pericolo (ma come mai si sarà sentito in pericolo?...), chiede la scorta. La scorta che gli viene rifiutata. Il professore che, una sera, viene ammazzato dalle Brigate Rosse. Il professore ammazzato che viene infine definito in maniera chiara dal sor ministro. E, in tutto questo valzer, di morti per lavoro ce ne sono stati qualche migliaio in più di quanti ce ne siano stati per le "Brigate Rosse". Specificando che, per morire di lavoro, non importa nemmeno stare alla Thyssen Krupp. Morire o fare una vita di merda per un contratto di consulenza.
Poi c'è il "caso Alitalia" col volo Albenga-Fiumicino. Albenga è a 33 km da Imperia. Nel bel mezzo della crisi Alitalia, il ministro si fa il volo personale; un volo che, come viene appurato, non supera mai i 18 passeggeri. Per il fatto Biagi Scajola si dimette, e il volo viene annullato; ma quando il medesimo viene rifatto ministro ("per l'attuazione del programma"), viene ripristinato. Nel 2007 ci son quegli altri al governo, e il volo viene ricancellato; poi ritornano gli amichetti di Scajola il quale, stavolta, viene fatto ministro "delle attività produttive"; e con lui torna anche il suo bel voletto da Albenga.
Antonio Claudio Scajola è attualmente uno dei maggiori propugnatori del ritorno al nucleare, ma dubito che una delle costruende centrali verrà edificata, diciamo, nella zona del Ponente ligure. Mettiamo pure fra Albenga e Imperia, vah. Potrebbe disturbare il volo Alitalia e i suoi diciotto passeggeri.
Poi c'è la storiella di questi giorni.
Sì, lo so che non si dovrebbe tirare in ballo un'innocente genitrice, anche se è assai forte la tentazione di dire che una gravissima colpa ce l'ha, sua madre: quella di avere messo al mondo un lurido pezzo di merda del genere. Cosa alla quale può aver contribuito anche suo padre; ma mater semper certa, pater numquam.
Non si dovrebbe; ma, come diceva Oscar Wilde, l'unico modo per resistere alle tentazioni è cedervi: