martedì 20 luglio 2010

Quelli che il 20 luglio


Quelli che il 20 luglio erano al mare o ai monti, o ai laghi, o all'estero, o all'interno

Quelli che il 20 luglio facevano l'esame di maturità, e Alessandro Manzoni, e la tavola periodica, e la contabilità generale

Quelli che il 20 luglio dormivano fino a mezzogiorno, anche le una

Quelli che il 20 luglio uscivano di casa, ciao mamma, ciao babbo

Quelli che il 20 luglio percorrevano l'ultima galleria

Quelli che il 20 luglio arrivavano dopo essere partiti una settimana prima dall'Australia

Quelli che il 20 luglio si facevano firmare gli autografi dal campione

Quelli che il 20 luglio scaricavano il camion in una piccola-media industria dell'hinterland veronese

Quelli che il 20 luglio boiachimmolla

Quelli che il 20 luglio stavano a casa perché tanto è tutto inutile

Quelli che il 20 luglio erano in esilio

Quelli che il 20 luglio si occupavano delle fioriere

Quelli che il 20 luglio pensavano che in quella scuola sarebbe stato un po' scomodo ma che sì, in fondo ci si poteva dormire, un sacco a pelo e via

Quelli che il 20 luglio andavano a Bolzaneto perché almeno lì era rimasto un supermercato aperto

Quelli che il 20 luglio riparavano un viadotto sulla Firenze-Bologna

Quelli che il 20 luglio si svegliavano l'11 settembre

Quelli che il 20 luglio credevano ancora nella democrazia rappresentativa

Quelli che il 20 luglio avevano trovato un rotolo di scotch da pacchi in un cassetto di casa

Quelli che il 20 luglio affollavano i parrucchieri

Quelli che il 20 luglio entravano nel magico mondo dei precari

Quelli che il 20 luglio facevano il sound check

Quelli che il 20 luglio s'interrogavano sulle dinamiche globali concludendone che sì, il movimento iniziato a Seattle poteva rappresentare una concreta speranza a condizione che

Quelli che il 20 luglio era due giorni dopo un 18 luglio di una sessantina e rotti d'anni prima

Quelli che il 20 luglio occupavano la ferrovia

Quelli che il 20 luglio occupavano la strategia

Quelli che il 20 luglio non s'erano mai messi prima una tuta

Quelli che il 20 luglio erano sfrattati di casa a ottantaquattro anni

Quelli che il 20 luglio venivano comandati di spegnere con la forza qualsiasi tentativo

Quelli che il 20 luglio erano in cabina di regia e ora fanno i dispetti al regista

Quelli che il 20 luglio erano troppo vecchi ma che c'erano con il cuore e con la mente

Quelli che il 20 luglio cercavano disperatamente un parcheggio all'ombra

Quelli che il 20 luglio erano usciti di casa dando un bacetto alla figlia quindicenne e ora stavano massacrando di botte una ragazzina dell'età della loro figlia

Quelli che il 20 luglio uno-due-tre evviva Pinoscè

Quelli che il 20 luglio erano già morti a decine per mano poliziotta

Quelli che il 20 luglio non erano ancora nati

Quelli che il 20 luglio non erano mai stati vivi

Quelli che il 20 luglio non erano mai scappati

Quelli che il 20 luglio continuavano a scappare

Quelli che il 20 luglio pagavano seimila lire per una bottiglia di minerale

Quelli che il 20 luglio andavano in macelleria a comprare mezzo chilo di macinata per fare il ragù

Quelli che il 20 luglio andavano in macelleria a produrre quintali di macinata per fare i servi

Quelli che il 20 luglio erano stati promossi

Quelli che il 20 luglio sapevano già che li avrebbero promossi

Quelli che il 20 luglio faceva caldo e la macchina sembrava proprio bruciare

Quelli che il 20 luglio in via del Campo constatavano che c'era un'inferriata che non lasciava passare né occhi grandi né illusi

Quelli che il 20 luglio erano stati invitati alla grande festa in mondovisione

Quelli che il 20 luglio l'odio, hate, la haine

Quelli che il 20 luglio credevano che mai in Italia

Quelli che il 20 luglio, sì magari anche quel 20 di luglio, compravano una casa senza sapere da chi

Quelli che il 20 luglio stavano per fare una zona rossa

Quelli che il 20 luglio ricaricavano l'estintore

Quelli che il 20 luglio ricaricavano l'arma automatica

Quelli che il 20 luglio seguivano le dirette perché la tv racconta le storie

Quelli che il 20 luglio firmavano il contratto che li legava per tre anni alla Pro Vercelli

Quelli che il 20 luglio stappavano le bottiglie perché erano tornati

Quelli che il 20 luglio s'innamoravano perdendo, inseguiti, documenti e soldi

Quelli che il 20 luglio finiva ogni cosa e cominciava il nulla

Quelli che il 20 luglio non gliene fregava niente di finire sulle targhe stradali

Quelli che il 20 luglio mattina erano ancora ragazzi , e che a sera sarebbero stati simboli

Quelli che il 20 luglio telefonavano ai giornali dicendo uno a zero

Quelli che il 20 luglio sono morti, e non è stato soltanto uno

Quelli che il 20 luglio erano ancora Marcello a Livorno e Stefano a Roma

Quelli che il 20 luglio è diventato un anniversario, quasi un compleanno

Quelli che il 20 luglio si ritrovano, ma sono sempre di meno

Quelli che un 20 luglio non si ritroveranno più

Quelli che il 20 luglio ne hanno approfittato per informarsi sul pericoloso sovversivo Gaetano Alimonda

Quelli che il 20 luglio hanno scritto decine di canzoni

Quelli che il 20 luglio ne aspettano un altro

Quelli che il 20 luglio sono morti per cause naturali

Quelli che il 20 luglio sono morti per cause altrettanto naturali

Quelli che il 20 luglio hanno ingoiato l'amaro Giuliani

Quelli che il 20 luglio Pinelli è rimbalzato a Genova, cercava dello scotch per riparare a un torto

Quelli che il 20 luglio più dicono di ricordarlo, e più se ne dimenticano

Quelli che il 20 luglio si sono rifugiati altrove, nello spazio e nel tempo

Quelli che il 20 luglio non hanno ancora trovato dove rifugiarsi

Quelli che il 20 luglio non si vogliono rifugiare

Quelli che il 20 luglio si sono arresi

Quelli che il 20 luglio credono nella giustizia

Quelli che il 20 luglio sono stati giustiziati

Quelli che il 20 luglio si sono immersi sperando, forse, di riemergere

Quelli che il 20 luglio stanno già volando alla resa dei conti, e loro non lo sanno, no che non lo sanno, non lo potranno mai sapere.