Quelli che il 20 luglio erano al mare o ai monti, o ai laghi, o all'estero, o all'interno
Quelli che il 20 luglio facevano l'esame di maturità, e Alessandro Manzoni, e la tavola periodica, e la contabilità generale
Quelli che il 20 luglio dormivano fino a mezzogiorno, anche le una
Quelli che il 20 luglio uscivano di casa, ciao mamma, ciao babbo
Quelli che il 20 luglio percorrevano l'ultima galleria
Quelli che il 20 luglio arrivavano dopo essere partiti una settimana prima dall'Australia
Quelli che il 20 luglio si facevano firmare gli autografi dal campione
Quelli che il 20 luglio scaricavano il camion in una piccola-media industria dell'hinterland veronese
Quelli che il 20 luglio boiachimmolla
Quelli che il 20 luglio stavano a casa perché tanto è tutto inutile
Quelli che il 20 luglio erano in esilio
Quelli che il 20 luglio si occupavano delle fioriere
Quelli che il 20 luglio pensavano che in quella scuola sarebbe stato un po' scomodo ma che sì, in fondo ci si poteva dormire, un sacco a pelo e via
Quelli che il 20 luglio andavano a Bolzaneto perché almeno lì era rimasto un supermercato aperto
Quelli che il 20 luglio riparavano un viadotto sulla Firenze-Bologna
Quelli che il 20 luglio si svegliavano l'11 settembre
Quelli che il 20 luglio credevano ancora nella democrazia rappresentativa
Quelli che il 20 luglio avevano trovato un rotolo di scotch da pacchi in un cassetto di casa
Quelli che il 20 luglio affollavano i parrucchieri
Quelli che il 20 luglio entravano nel magico mondo dei precari
Quelli che il 20 luglio facevano il sound check
Quelli che il 20 luglio s'interrogavano sulle dinamiche globali concludendone che sì, il movimento iniziato a Seattle poteva rappresentare una concreta speranza a condizione che
Quelli che il 20 luglio era due giorni dopo un 18 luglio di una sessantina e rotti d'anni prima
Quelli che il 20 luglio occupavano la ferrovia
Quelli che il 20 luglio occupavano la strategia
Quelli che il 20 luglio non s'erano mai messi prima una tuta
Quelli che il 20 luglio erano sfrattati di casa a ottantaquattro anni
Quelli che il 20 luglio venivano comandati di spegnere con la forza qualsiasi tentativo
Quelli che il 20 luglio erano in cabina di regia e ora fanno i dispetti al regista
Quelli che il 20 luglio erano troppo vecchi ma che c'erano con il cuore e con la mente
Quelli che il 20 luglio cercavano disperatamente un parcheggio all'ombra
Quelli che il 20 luglio erano usciti di casa dando un bacetto alla figlia quindicenne e ora stavano massacrando di botte una ragazzina dell'età della loro figlia
Quelli che il 20 luglio uno-due-tre evviva Pinoscè
Quelli che il 20 luglio erano già morti a decine per mano poliziotta
Quelli che il 20 luglio non erano ancora nati
Quelli che il 20 luglio non erano mai stati vivi
Quelli che il 20 luglio non erano mai scappati
Quelli che il 20 luglio continuavano a scappare
Quelli che il 20 luglio pagavano seimila lire per una bottiglia di minerale
Quelli che il 20 luglio andavano in macelleria a comprare mezzo chilo di macinata per fare il ragù
Quelli che il 20 luglio andavano in macelleria a produrre quintali di macinata per fare i servi
Quelli che il 20 luglio erano stati promossi
Quelli che il 20 luglio sapevano già che li avrebbero promossi
Quelli che il 20 luglio faceva caldo e la macchina sembrava proprio bruciare
Quelli che il 20 luglio in via del Campo constatavano che c'era un'inferriata che non lasciava passare né occhi grandi né illusi
Quelli che il 20 luglio erano stati invitati alla grande festa in mondovisione
Quelli che il 20 luglio l'odio, hate, la haine
Quelli che il 20 luglio credevano che mai in Italia
Quelli che il 20 luglio, sì magari anche quel 20 di luglio, compravano una casa senza sapere da chi
Quelli che il 20 luglio stavano per fare una zona rossa
Quelli che il 20 luglio ricaricavano l'estintore
Quelli che il 20 luglio ricaricavano l'arma automatica
Quelli che il 20 luglio seguivano le dirette perché la tv racconta le storie
Quelli che il 20 luglio firmavano il contratto che li legava per tre anni alla Pro Vercelli
Quelli che il 20 luglio stappavano le bottiglie perché erano tornati
Quelli che il 20 luglio s'innamoravano perdendo, inseguiti, documenti e soldi
Quelli che il 20 luglio finiva ogni cosa e cominciava il nulla
Quelli che il 20 luglio non gliene fregava niente di finire sulle targhe stradali
Quelli che il 20 luglio mattina erano ancora ragazzi , e che a sera sarebbero stati simboli
Quelli che il 20 luglio telefonavano ai giornali dicendo uno a zero
Quelli che il 20 luglio sono morti, e non è stato soltanto uno
Quelli che il 20 luglio erano ancora Marcello a Livorno e Stefano a Roma
Quelli che il 20 luglio è diventato un anniversario, quasi un compleanno
Quelli che il 20 luglio si ritrovano, ma sono sempre di meno
Quelli che un 20 luglio non si ritroveranno più
Quelli che il 20 luglio ne hanno approfittato per informarsi sul pericoloso sovversivo Gaetano Alimonda
Quelli che il 20 luglio hanno scritto decine di canzoni
Quelli che il 20 luglio ne aspettano un altro
Quelli che il 20 luglio sono morti per cause naturali
Quelli che il 20 luglio sono morti per cause altrettanto naturali
Quelli che il 20 luglio hanno ingoiato l'amaro Giuliani
Quelli che il 20 luglio Pinelli è rimbalzato a Genova, cercava dello scotch per riparare a un torto
Quelli che il 20 luglio più dicono di ricordarlo, e più se ne dimenticano
Quelli che il 20 luglio si sono rifugiati altrove, nello spazio e nel tempo
Quelli che il 20 luglio non hanno ancora trovato dove rifugiarsi
Quelli che il 20 luglio non si vogliono rifugiare
Quelli che il 20 luglio si sono arresi
Quelli che il 20 luglio credono nella giustizia
Quelli che il 20 luglio sono stati giustiziati
Quelli che il 20 luglio si sono immersi sperando, forse, di riemergere
Quelli che il 20 luglio stanno già volando alla resa dei conti, e loro non lo sanno, no che non lo sanno, non lo potranno mai sapere.