I solerti carabinieri arrestano una donna per aver rubato dei vestiti, e la violentano in caserma per soddisfare le loro voglie di maschi di merda? Mele marce. La banda di poliziotti fascisti semina il terrore per mesi e mesi in Emilia Romagna? Mele marce. Il ragazzo magro viene pestato a morte in galera? Mele marce. Le ex fidanzate, le mogli, le figlie adolescenti che vanno troppo su Facebook sono stalkate, minacciate e infine ammazzate con l'immancabile arma di ordinanza? Mele marce. I vigili urbani tartassano di multe e controlli l'ambulante marocchino fino a portarlo al punto di darsi fuoco? Mele marce. Per non parlare di quando un esercito di mele marce marciava compatto dentro la scuola Diaz e nelle strade di Genova, massacrando persino i medici in servizio: in quel caso, davvero, le mele toglievano il medico di torno. A manganellate, coi calci dei fucili, sparando. A Bolzaneto ci dev'essere stato, nel luglio 2001, il congresso mondiale delle mele; che saranno state anche marce, però erano armate fino ai denti.
Il controllo, e arma spianata sul naso. La parola di protesta o di spiegazione, e ti portano via. La lite familiare e i commenti su quella puttana che osa non stare al suo posto in casa (e questa l'ho sentita coi miei orecchi, non molto tempo fa, durante un intervento). L'improcrastinabile bisogno di passare col rosso senza sirena per portare ad accertare le generalità di una pericolosissima prostituta ucraina, e la ragazzina diciottenne è spiaccicata sul motorino. Poi, al programmone lagrimoso con il Budino (o Leccalecca) Sampdoriano, il Giullaron de' Giullaroni e l'Eroe Scavatopelato, ti propinano le cose di cui tutti siamo fatti, perché non siamo tutti fatti di scarpe volate dal quarto piano, di spari tra la folla che manifesta, di ragazzi inchiodati a una saracinesca o tirati giù a fucilate dal tetto di una galera. Marcello Lonzi è morto per un'indigestione di mele, come ben si sa. Franca Rame fu stuprata da un gruppo di Golden Delicious. Carlo Giuliani incappò in una Renetta dotata di fucile d'assalto. Al Gran Capo delle Mele ordinarono di schiacciare una generazione intera, e lui eseguì il compito alla perfezione finché una sera, in via Carini, non dovette imparare a sue spese che una mela serva non può andare a toccare le mele ai padroni.