No, mi riferisco alla riprovazione della maggioranza in ciò che essa ha di ipocrita e contorto. Perché, alla fine, se bisogna condannare, non si capisce bene perché l'obbrobrio non inglobi insieme i terroristi privati e il terrorismo di Stato che li produce per effetto di concorrenza.
In nome di che cosa potremmo rifiutare i diritti che lo Stato si arroga sul cittadino -diritto di patibolo, di prigione, di multa, di registrazione, di sequestro, di controllo, di pignoramento, di retribuzione- a questi Stati in embrione che sono le lobbies della droga, i gruppi di pressione, le milizie private, la mafia, le fazioni sedicenti rivoluzionarie, le sezioni di assalto terroriste, gli affaristi individuali del crimine e del risentimento? In nome della protezione che lo Stato accorda in cambio? Purtroppo la protezione è lo stesso prodotto offerto in vendita dai concorrenti, e il loro ricatto nella maggior parte dei casi non è che uno svantaggio che si aggiunge illegalmente al ricatto praticato legalmente dallo Stato.
Non mi interessa frequentare ambienti più preparati a sventrarsi che a dare un soffio di vita alle città e alle foreste. La questione, tuttavia, merita di essere posta. Chi sono questi spiriti buoni che esecrano i bombaroli e gli ideologi del grilletto? Il più delle volte sono terroristi in camera da letto e in famiglia, portatori di morte all'usura, seminatori di paura, ricattatori che accordano e rifiutano il loro affetto per ottenerne potere e soffocare le velleità di indipendenza dei loro intimi. Questa gente, sotto i colori dell'umanesimo, è intagliata nella stessa vena caratteriale dei malfattori del potere illegale."
Ai Viventi, sulla Morte che li governa
e sull'opportunità di disfarsene.