Con preghiera di diffusione.
Tale storico immobile, sede di antichissime concerie e di proprietà pubblica, ospitava da 31 anni tutta una serie di realtà sociali e associative fiorentine, dai Cobas al Circolo Anarchico Fiorentino, ed anche la prima associazione dei migranti senegalesi che si era costituita a Firenze. In tutti questi anni, letteralmente centinaia di iniziative per la popolazione vi sono state realizzate, in un quartiere che è stato progressivamente svuotato del suo tessuto sociale e dal quale la popolazione residente è stata espulsa a colpi di affitti e sfratti (attività nella quale Firenze detiene il record in Italia) per essere sostituita con prestigiosi appartamenti dati in affitto a stranieri "buoni", quelli danarosi, che fanno guadagnare fior di soldoni alle cricche politiche e speculative fiorentine.
In via dei Conciatori la storia si è ripetuta.
L'immobile è stato infatti messo all'asta, senza nessuna consultazione con le realtà sociali e politiche che vi operavano, e svenduto ad una società immobiliare, la "Toscotre", che si è costituita "ad hoc" soltanto tre giorni prima dello svolgimento dell'asta. La "Toscotre" si è aggiudicata l'immobile (1700 m2) ad un prezzo stracciato: 1150 euro al m2. Praticamente un prezzo da casa popolare, per impiantarvi tutta una serie di facilities e appartamenti che verranno ovviamente rivenduti ad un prezzo almeno cinque volte maggiore.
Stamani è stato proceduto allo sgombero forzato, con un dispiegamento di "forze dell'ordine" assolutamente esagerato. Praticamente mezzo quartiere è stato chiuso e presidiato da uomini armati fino ai denti. Le persone che si trovavano nell'immobile sono state allontanate a manganellate, anche se alcuni (facenti parte perlopiù del Circolo Anarchico Fiorentino, che fino all'ultimo ha proseguito la sua attività) hanno tentato un'estrema forma di resistenza salendo sul tetto, sul quale sono rimasti alcune ore. Nel frattempo, tutte le masserizie sono state rimosse e caricate su dei camion, mentre squadre di operai comunali provvedevano a murare porte e finestre. Il Comune di Firenze si fa quindi perfetto esecutore armato di interessi speculativi privati.
Come si vede dalle foto, l'intera via dei Conciatori è stata chiusa al traffico e occupata militarmente per operare lo sgombero; alle sue estremità, convocato letteralmente col tam tam della foresta, si è formato un presidio di militanti antagonisti fiorentini che, al termine, ha dato vita a un corteo fino al mercato e alla piazza di Sant'Ambrogio.
La giunta fascista e affaristica di Matteo Renzi, passata la sbornia mediatica, mostra ancora una volta il suo vero volto di braccio armato dei più loschi interessi affaristico-speculativi presenti in città. Con il pretesto del "bello", del "decoro" e della "lotta al degrado", Renzi sta distruggendo quel che resta della Firenze sociale e consegnando la città nelle mani della speculazione più smaccata e selvaggia. Privatizzazione dei trasporti pubblici, le bollette per l'acqua più care d'Italia nonostante il referendum del 12 e 13 giugno, sgomberi quotidiani, eliminazione del mercato di San Lorenzo: la faccia lurida di questo fascistello e dei suoi tirapiedi (come l'assessore al mercimonio, Fantoni, che sta espellendo tutto l'associativismo fiorentino per monetizzare gli immobili pubblici da svendere a speculatori di ogni tipo) è oramai pienamente smascherata.
L'esperienza di via dei Conciatori non finisce però qui, con l'espulsione e la consegna dell'immobile nelle mani sporche di chi sta trasformando sempre di più Firenze in una Disneyland a carissimo prezzo per le tasche di pochi, a spese sia delle realtà sociali e realmente antagoniste, sia della popolazione. Da sottolineare particolarmente il fatto che via dei Conciatori, come già detto prima, era sede anche di un'associazione di migranti senegalesi: la "solidarietà" falsamente sbandierata da Renzi dopo i fatti del 13 dicembre trova qui la sua perfetta e logica applicazione. I senegalesi vengono sgomberati e i loro assassini rimangono indisturbati, persino con l'annuale spettacolino della "manifestazione sulle foibe".
Non finisce qui, e nei prossimi mesi le realtà antagoniste e resistenti fiorentine saranno chiamate ad un'attività ancora maggiore e a una lotta ancora più dura e pericolosa per sconfiggere ogni tentativo di trasformare definitivamente Firenze (e non soltanto il suo centro storico) in un contenitore bello lustro, in un grazioso e pittoresco barattolo che sotto la patina del "bello" nasconde qualcosa di molto simile allo Zyklon B.