martedì 17 gennaio 2012

Storia di Clara, che trovò il manzo e fu licenziata


Clara Peller era nata il 4 agosto 1902 a Chicago, da una famiglia di ebrei russi. Si sposò a vent'anni con un gioielliere, dal quale divorziò dopo otto anni e due figli. Per trentacinque anni lavorò come manicure in un salone di bellezza, non aspettandosi certamente quel che le sarebbe accaduto a ottant'anni suonati. Era il 1982; già in pensione da anni, ma ancora attiva, Clara fu assunta come manicure temporanea presso un grosso coiffeur di Chicago, che aveva cominciato a farsi pubblicità televisiva. L'anziana signora era un elemento: alta un metro e quarantadue, mezza sorda e con una voce enfisematosa per i due pacchetti di sigarette al giorno che si fumava imperterrita, pare che guidasse la macchina come una pazza scatenata e che avesse la caratteristica di non mandarle mai a dire a nessuno. Rimanendone impressionato e "fiutando" il personaggio, il responsabile dell'agenzia pubblicitaria che curava lo spot per il parrucchiere le propose di firmare un contratto come attrice; cominciò così la seconda vita di Clara Peller. Per un paio d'anni le fecero girare varie cosette, con le quali ebbe comunque a guadagnare qualcosa di più che con le tronchesine e le limette da manicure; finché, nel 1984, l'agenzia non la scritturò per uno spot per una catena di fast food.

Il fast food in questione, Wendy's, intendeva naturalmente far risaltare che i suoi panini ci avevano gli hamburger più grossi (e, si presume, anche più buoni) di quegli altri; lo spot per cui Clara era stata scritturata vedeva come protagoniste tre vecchiette, vestite esattamente come Nonna Papera, che si recavano nell'immaginario fast food concorrente "Big Bun"(qualcosa come "paninone", o "paninazzo") dove viene servito loro un panino assolutamente enorme. Quando però una di loro lo apre, si accorge che dentro c'è un hamburger minuscolo. Qui entra in scena Clara, che con la sua voce da camionista comincia a berciare, con tono oltraggiato: Where's the beef? Dov'è il manzo? La frase, ripetuta di continuo, in alcuni spot provoca una ventata che spazza via i registratori di cassa del fast food; in altri, invece, arriva per telefono al direttore generale, mentre sta rilassandosi sul suo yacht "S.S. Big Bun", facendolo rotolare dalla sedia a sdraio come investito da un uragano.



E un uragano, appunto, diventò lo spot. Tanto da far ricordare come storica la data in cui andò in onda per la prima volta, il 10 gennaio 1984. Un'autentico boom, che trasformò di punto in bianco un'ottuagenaria in uno dei personaggi più famosi d'America, e una semplice frasetta pronunciata con una vociaccia roca e irascibile in un fenomeno culturale. Nel 1985, il volume d'affari di Wendy's era salito del 31%, con un fatturato annuo di 945 milioni di dollari. Il vicepresidente di Wendy's, Denny Lynch, dichiarò che in cinque settimane di campagna pubblicitaria, l'azienda aveva realizzato più che nei precedenti suoi 14 anni di esistenza. Durante la campagna presidenziale del 1984 (stravinta poi da Ronald Reagan), avvenne poi un curioso episodio. In un dibattito televisivo per la nomination dello sfidante democratico, uno dei favoriti, il senatore Gary Hart, stava esprimendo un punto del suo programma che prevedeva la restaurazione dell'imprenditorialità e la creazione di posti di lavoro. Dopo che ebbe terminato, fu data la parola a Walter Mondale, ex vicepresidente sotto la presidenza Carter e principale candidato alla nomination. Costui stroncò il rivale utilizzando proprio la frase dello spot di Clara Peller: Where's the beef? Intendeva dire che il programma di Hart era come un panino enorme con un hamburger invisibile dentro; Hart fu sommerso dalle risate del pubblico. La frase, insomma, era passata rapidamente nel linguaggio comune (e vi è tuttora, a quasi trent'anni di distanza): significa, in pratica, "tanto fumo e poco arrosto". Mondale vinse la nomination e fu travolto da Reagan; Gary Hart corse ancora per la presidenza nel 1988, ma fu tolto di mezzo dal solito scandalo sessuale (una relazione extraconiugale con una modella di 29 anni, Donna Rice). Vinse Bush senior.


Clara Peller, nel frattempo, era diventata famosissima. Ma non ricchissima, nonostante i guadagni spaventosi che aveva fatto fare a Wendy's. All'inizio della campagna pubblicitaria le era stato riconosciuto il salario contrattuale: 317 dollari e 40 cents per ogni giornata di riprese. In seguito, un responsabile dell'azienda disse che, per i primi due spot, a Clara erano stati corrisposti circa 30.000 dollari. Alla fine, lo stesso responsabile dichiarò che, in tutto, Clara Peller aveva ricevuto circa 500.000 dollari per tutti gli spot girati, ma fu smentito dalla stessa attrice che ammise comunque di aver "guadagnato una discreta sommetta per una vecchia di ottant'anni e rotti". La campagna ebbe comunque vita breve.

Nel 1985, Clara Peller, che da contratto era stata dichiarata libera di interpretare spot per altre aziende a condizione che non fossero in concorrenza diretta con Wendy's, fu scritturata da un colosso: la Campbell's Soup, multinazionale delle zuppe in scatola. Quella, insomma, oggetto di una celeberrima opera di pop-arte di Andy Warhol riprodotta in milioni di poster. La Campbell's aveva appena lanciato una linea di "sughi italiani" per pasta, chiamata Prego. La risposta a grazie, insomma; e, per lanciare una nuova linea di prodotti in quel momento, assicurarsi Clara Peller, sebbene non ci avesse proprio nulla di "italiano", era come acquistare Maradona per una squadra di calcio. Curiosamente, se il finto fast food dello spot di Wendy's si chiamava Big Bun (laddove l'espressione to have a bun in the oven significa popolarmente "essere incinta"), prego (o preggo) è una comune abbreviazione per pregnant. Passando da un'incinta all'altra, Clara Peller aveva ritenuto che dei sughi al pomodoro non fossero in diretta concorrenza con gli hamburger di Wendy's; senonché, l'agenzia pubblicitaria che curava la campagna della Campbell's aveva avuto una bella trovata.

Poiché la linea di sughi prevedeva anche un ragù di carne per gli spaghetti bolognese (in inglese, alla non serve), i "creativi" avevano deciso di far pronunciare a Clara Peller, mentre assaggiava il sugo: I found it! I really found it! L'ho trovato! L'ho trovato davvero! Insomma, la risposta alla fatidica domanda Where's the beef. Clara cercava il manzo nello spot della Wendy's, e lo trovava in quello della Campbell's. Apriti cielo. La direzione di Wendy's insorse con toni degni di un anatema papale, sostenendo che lo spot della Campbell's presupponeva che "Clara ha trovato il manzo da qualche parte diversa dai ristoranti Wendy's", e che "Clara può trovare il manzo soltanto in un posto, cioè Wendy's". Clara, insomma, poteva trovare tranquillamente pomodori, basilico, vongole e ulive, ma non il manzo. Il manzo era solo da Wendy's. Avendo trovato il manzo altrove, Clara fu licenziata in tronco e la campagna pubblicitaria sospesa. Con lo stesso tono incazzato e la stessa voce roca, Clara Peller rispose: "Ho fatto guadagnar loro milioni, ma evidentemente non mi apprezzano".

Grazie a questa geniale alzatina d'ingegno, la Wendy's riuscì a suicidarsi all'istante, preparandosi un bell'hamburger di lemmings. Crollo immediato delle vendite, e una crisi terrificante dalla quale l'azienda si riprese parzialmente solo dopo anni. Chiusura di decine di ristoranti e perdita di centinaia di posti di lavoro salvabilissimi lasciando a Clara cercare il manzo da Wendy's e trovarlo nei sughi Prego. Soprattutto, la Wendy's fu colpita da un'autentica ondata di collera da parte dei consumatori americani, che si ritrovavano privati degli esilaranti spot dove Clara Peller, oramai, chiedeva sempre più incazzata dove fosse il manzo a re e presidenti (non a Gesù o a Dio in persona, perché in America non si può; laggiù, una campagna come quella del caffè Lavazza, ambientata in paradiso, sarebbe impensabile).

Clara Peller, però, cercò di sfruttare quanto più poteva la sua fama acquisita in tarda età. Concesse interviste ben pagate per le quali "guadagnava più che in un anno da manicure". Appariva in show televisivi dichiarando di non sapere quant'anni avesse di preciso e brutalizzando una volta un impiegato della sicurezza sociale, al quale presentò in due minuti tre date di nascita diverse. Il 14 aprile 1984, durante lo show Saturday Night Live, fu intervistata da un ex candidato alla presidenza degli Stati Uniti, George McGovern; interpretò persino un film, Moving Violations, dove guidava la macchina "alla sua maniera" e pronunciava la frase Where's the bags ispirata evidentemente a quella "storica" dello spot. Morì poco dopo, l'11 agosto 1987, una settimana dopo aver compiuto 85 anni. Chissà cos'avrà trovato dall'altra parte, ma non è fuori luogo che sia arrivata sigaretta in bocca e vestita da Nonna Papera, e che, con la sua vociaccia stizzita, abbia davvero domandato dove fosse il manzo anche al Padreterno.