Non ci sono soltanto ragioni ideali; gli è che il calendario rivoluzionario, coi nomi creati dal poeta Fabre d'Églantine, è in assoluto il più bel computo dei giorni e dei mesi che mente umana abbia concepito, coi suoi nomi poetici e sognanti, basati sull'alternarsi delle stagioni e dei prodotti della terra. Un calendario pienamente pagano, e autenticamente pagano: via i santi, via tutte le chiese, e largo alla natura. Un calendario civile, repubblicano, e un calendario anche di allegria e di gioia di vivere. Non poteva durare; gli dèi, in ogni luogo, si sono impossessati anche del tempo. Ci sono stati, come ad esempio nella Russia sovietica, altri tentativi di fondare un calendario rivoluzionario; ma nessuno può seppur minimamente aspirare alla bellezza di quello francese.
Anche per questo, ho sempre trovato autenticamente commovente l'omaggio che il famoso gruppo nantese dei Tri Yann gli ha fatto nel 1990, in coda all'album Le pélégrin: commovente e singolare, dato che si tratta di un concept album che parla dello squinternato pellegrinaggio dell'irlandese Ian a Santiago de Compostela, a cavallo nel tempo. La canzone De nivôse en frimaire è l'inno al calendario rivoluzionario, in forma di vera canzone popolare, ed anche una trovata assolutamente geniale: al pellegrino che si dirige verso il santuario supremo della cristianità europea viene rivolta una canzone finale interamente basata sul calendario rivoluzionario. Vorrà dire qualcosa? Lascio a tutti le proprie ipotesi, se ne avranno. Intanto ribadisco che il qui presente Asociale è nato il 2 Vendemmiaio dell'anno CLXXII, cosa ben diversa dal volgare "25 settembre 1963" con cui è registrato all'anagrafe. Data buona al massimo per il codice fiscale, per il "63P25". E' come il naming of cats di Eliot: alla piattitudine lasciamo pure la data tradizionale, mentre quella vera e profonda sia posta tra nevoso e frimaio. E se non mi è stato dato di nascervi, che almeno mi sia concesso di morire in Germinale! E ora ascoltatevi la canzone, perché è deliziosa.
Le bourgeois dans close litière,
Il jette en chemin au failli pélégrin,
Misère, gelure et malandrins.
Si Nivôse en froidure présage fruits bien mûrs,
Neuve paille aux toits des chaumières,
Pluviôse au balcon, Germinal aux tisons,
Si maigres flocons, maigres chapons.
Printemps en courroux finira doux, tout doux ;
Le coucou chassera loups et renards.
Si Germinal est frais, si Floréal est chaud,
Il y aura du foin pour tes chevaux,
Floréal pluvieux, Prairial trop venteux,
Feront le paysan disetteux.
Soleil en été gorge caves et greniers,
Messidor vaut pour maîtres et pour valets.
Fructidor en pluie fera verger rempli
Si soleil vient à point dorer le fruit.
Vendanges dans joie feront l’hiver moins froid,
Vendémiaire est dit-on sorcier du vin.
Si Brumaire est de glace, la vermine trépasse
Et l’automne se meurt en Frimaire,
Reviennent au chemin du failli pélégrin
Misère, gelure et malandrins.
Se l'inverno al castello trova la nobiltà al caldo
E il borghese in un comodo letto,
Getta sul cammino del povero pellegrino
Miseria, gelate e briganti.
Se un Nevoso freddo è presagio di frutti ben maturi
E di paglia nuova sul tetto delle capanne,
Se a Piovoso sei al balcone, a Germinale sarai col tizzone,
Se nevica poco ci sarà magro cappone.
Una primavera corrucciata finirà assai dolcemente;
Il cuculo scaccerà via i lupi e le volpi.
Se Germinale è fresco, se Fiorile è caldo
Ci sarà fieno per i tuoi cavalli,
Ma un Fiorile piovoso e un Pratile troppo ventoso
Getteranno il contadino nella carestia.
Il sole estivo ricolma cantine e granai,
Messidoro è per i padroni e per i servi.
Se piove a Fruttidoro si riempirà il verziere,
Se il sole viene al giusto punto a dorare i frutti.
Un'allegra vendemmia renderà meno freddo l'inverno,
Vendemmiaio, si dice, è il mago del vino.
Se Brumaio è gelato gli insetti nocivi muoiono
E l'autunno muore in Frimaio,
E tornano sul cammino del povero pellegrino
Miseria, gelate e briganti.