ci ho già messo cinquant'anni
senza essere né un santo né una merda.
Non valgo il benché minimo cero.
Mamma Maria, ecco tuo figlio
Crocifisso su dei manifesti
Un dito di whisky e un gin, figlio
E di tutto il resto me ne sbatto
Vanno a votare…e poi, dopo?
Ho la memoria emiplegica
E i ricordi accecati
Quando mi ricordo del manganello
non me ne vengono che la metà
E voi vorreste che cercassi
la metà di un culo da prendere a calci?
In questi tempi non si vede un cazzo…
Non hanno più neanche il culo, gli italiani!
Vanno a votare…e poi, dopo?
È un paese che mi fa ribrezzo,
non c'è modo di diventare inglesi,
o svizzeri o stronzi o anche insetti
dappertutto sono coësi...
Bisogna vederli a Portappòrta
questi cessi da cabina elettorale
con la scheda fra le ditazze
e il disprezzo in un manifesto
Vanno a votare…e poi, dopo?
In un'Italia anarchica
farei rizzare in piedi 'sti stronzi
e gli farei fumare le schede scrutinate
fino alla cicca del mio disgusto
E poi, seduto su una sedia,
mentre twittano a Sua Escrescenza
canterebbero "Fratelli d'Italia",
Dell'elmo di piscio s'è cinta la testa.