venerdì 8 giugno 2007

Litania sul potente che crepa


Ciò che segue è stato scritto il 1° aprile 2005. Basterà quindi un po' di recentissima memoria storica per capire chi fosse il potente crepabondo cui mi stavo riferendo. Ma vale ovviamente per tutti.

Quando crepa un potente, il mondo è attraversato da un devastante e viscido tsunami di làgrime.

Quando crepa un potente, si transennano le piazze.

Quando crepa un potente, il mondo diventa una pregheria a gettone.

Quando crepa un potente, c'è una selva di microfoni, telecamere, giornalisti in cravatta, sconosciuti intervistati.

Quando crepa un potente, il necrologio è già pronto da anni.

Quando crepa un potente, gli altri potenti preparano le valigie.
Quando crepa un potente, l'ipocrisia è già partita da un pezzo.

Quando crepa un potente, si ripercorre il suo cammino di potere.

Quando crepa un potente, nella mente di tutti coloro che sono lì sotto le sue finestre, o attaccati agli schermi, c'è sempre la morbosità di sapersi vivi mentre lui sta morendo. Lo si immagina agonizzare facendo finta di essere al suo posto; e non si immagina quante altre persone stanno morendo in quel preciso momento. La sofferenza del potente è l'estrema e più tremenda manifestazione del suo potere; la sua agonia copre le agonie di tutti i giorni, e gli stessi che piangono per lui sarebbero subito pronti ad evitare schifati un disperato che muore da solo in mezzo a una strada.

Quando crepa un potente, è uno spettacolo da non perdere.

Quando crepa un potente, pochi non vogliono assistervi.

Quando crepa un potente, diventiamo tutti dei servi.

Quando crepa un potente, fanno a gara per dirci quant'era buono.

Quando crepa un potente, si scordano l'oppressione e l'oscurantismo di cui è stato autore, fomentatore, ideatore e esecutore.

Quando crepa un potente, gran lavoro per le campane.

Quando crepa un potente, tutto viene sospeso.

Quando crepa un potente, chi si azzarda a dire un semplice "ma..." viene mostrato a dito.

Quando crepa un potente, i bookmakers danno le quote.

Quando crepa un potente, scopriremo quanto lo amava anche la mezzala destra dell'Aglianese.

Quando crepa un potente, e il potente è un manipolatore di menzogne ed infamie a base di dio, santetrinità e cristincroce, tutto quanto sopra viene ampliato; perché hanno ben saputo lavorare, questi maledetti aguzzini dell'umanità, servendosi della paura della morte.

Quando crepa un potente, fra pochi giorni ce ne sarà un altro che prenderà il suo posto.

Quando creperà anche lui, la storia si ripeterà.

In saecula saeculorum.
Amen.

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