mercoledì 1 settembre 2010

Feriæ Septembris


La foto illustra quel che ho attaccato all'ingresso di casa mia, subito sopra il numero civico e il campanello. Una volta un vicino di casa mi ha chiesto tutto serio se mi piaceva andare a pescare.

Tutti son tornati, e invece io me ne vo. Domani, notizia assolutamente fondamentale per l'umanità intera, sarò in ferie per ben 12 giorni.

Credereste forse che io vi saluti e che dica dei classicissimi stacco per un po', è ora di respirare eccetera eccetera. A giro sto vedendo dei casi clamorosi, come quello del Russo: boia dé, è dal 3 agosto che è scomparso. D'accordo, avrà avuto bisogno di prendersi una pausa, ma s'è perso un agosto diperrìde! Cossiga stiantato, le gheddafine, Dell'Utri preso a ciaffate a Como, Fini Gianfranco tornato quasi all'ovile, la saga di Pontifex, Sarcozzì che prima fa il geloso con la Carlina e poi deporta i rom, gli ultras dell'Atalanta che danno l'assalto a Maroni, Ibrahimovic al Milan, le Ferrari 458 che pigliano fòo, sempre Fini Gianfranco che firma il libro di poesie del pakistano sulla spiaggia (sembra che la dedica sia stata: scrivi bene, scrivi sano, scrivi solo pakistano), i pasdaran che danno di passeggiatrice a Carla Bruni, monsignor Babini vescovo emerito di Grosseto...insomma, un sacco di cose, ivi compresa la Tulliani che poi sarebbe la fidanzata di Fini Gianfranco.

Scherzo, eh. A me il blog del Russo piace parecchio! Gli è che, prima di andare in ferie settembrine alle ore 8.00 in punto di domani, ora mi tocca partire per il secondo turno di notte consecutivo e mi girano anche un pochino i coglioni perché la voglia che ne ho è pari a quella di metterli su un'incudine e pigliarli a martellate. Insomma, ci ho voglia di ruzzà pe' du' minuti. Poi, sabato mattina, chiudo casa e parto. Per dove non ve lo dico. Non vo all'Elba, perché stavolta ci voglio andare di gennaio. L'ultima volta che ci sono stato di gennaio ero in tre, stavolta sarò da me. E non stacco proprio un accidente. Mi porto il computer dietro. Non c'è nulla da staccare, perché il respiro, quello vero, è non mollare nemmeno per un secondo. Da un blogghino del cazzo come questo, o da qualsiasi altra parte. Să casāi merkos năsyeladhantăz.