martedì 15 ottobre 2013

Isola d'Elba, 14 ottobre 2013



Sarò perdonato (e se poi non lo sarò, chissenefrega) se, in questi giorni d'ottobre oramai inoltrato non ero a Roma a difendere la Costituzione, "sana e robusta" come titolava il "Manifesto - Quotidiano Comunista" (ah ah ah!). Il fatto gli è che, con la loro "Costituzione", per me ci si possono anche pulire il culo fare la birra, questi signori qua che, con un semplice cambio di sillaba iniziale, si troverebbero assai meglio a difendere la Prostituzione; la morte loro. E anche la loro "repubblica" (sia lo stato, che il giornale), il loro "lavoro", la loro "legalità" e tutto il resto. Si accomodino. A dire il vero, sabato 12 ottobre all'Elba era un po' nuvolo; un paio di giorni dopo, invece, si poteva tranquillamente fare il bagno e l'acqua non era nemmeno quel granché di diaccio; indi per cui, in tutta la mia smajante bruttezza e col mio fisico da urlo (di raccapriccio), me' so buttato a mare dedicando sentitamente un bras d'honneur a parecchia gente, e anche alla "crisi", ai guai, alle costituzioni, alle repubbliche, ai quotidiani "comunisti", alle galere, alle repressioni, alle famije che nun cia'a' fanno, ai nazisti morti, alle larghe intese, alle decadenze da senatore e a tutto il resto. Anche perché quel che si vede nella foto sopra deve essere accompagnato dalle foto sotto:



Ecco qua: una spiaggia d'ottobre completamente vuota alle tre del pomeriggio. Del tutto priva di Prodotto Interno Lordo. Assolutamente indifferente all'Economia reale, e anche a quella irreale che vi sta schiacciando a tutti quanti, babbei. Con un mare sovrano e maestosamente calmo. E pensare che c'è chi si suicida; io, invece, piglio un traghetto senza nemmeno sapere se avrò i soldi per tornare indietro. Homme libre, toujours tu chériras la mer...